Con la proporzionale torna l’incertezza E i dubbi delle categorie
Non è periodo semplice per i mercati, tra timori per l’instabilità politica italiana, le tensioni degli Usa con gli alleati, quelle attorno al sistema bancario nazionale. «L’Italia non può permettersi di attendere inoperosa il passaggio di un lungo periodo elettorale — ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, pochi giorni fa all’assemblea nazionale dell’associazione — Nonostante permangano numerosi rischi, la congiuntura economica mondiale di sta rivelando migliore del previsto. L’Italia non può permettersi di sprecare questa ennesima opportunità, ignorare le gravi difficoltà sociali». Nel frattempo è arrivato l’accordo sulla legge elettorale, con il ritorno al proporzionale, anche se temperato, e tutte le categorie economiche guardano ai mesi prossimi con timore per la probabile instabilità del governo, con il rischio conseguente di disperdere i segnali di ripresa. Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana spiega: «È essenziale che la manovra economica venga approvata nei tempi consueti, che non scatti l’aumento dell’Iva dal primo gennaio 2018. Non si può scherzare con l’economia reale, con la vita delle persone». E la legge elettorale? «Prenderemo quello che viene se è l’unica soluzione possibile, ma il rischio di un governo instabile mi sembra alto. Invece al Paese serve stabilità, per non sprecare la ripartenza». «Sulla legge elettorale lascio la parola agli esperti — afferma Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze — anche se abbiamo detto chiaramente di preferire il maggioritario. È importante che con la manovra del governo ripartano gli investimenti pubblici. La vera sfida del Paese — conclude — sono le riforme che vanno ancora fatte; e l’applicazione concreta, rapida e coerente di quelle già approvate».