Corriere Fiorentino

PIOLI, SOUSA E L’INTRECCIO ITALO-CINESE

Il nuovo allenatore: «Sono molto felice, ho sempre sperato di tornare» E sulla prossima stagione: «I Della Valle sono motivati, mi hanno chiesto di tornare a divertire»

- di Antonio Montanaro

Paulo Sousa assunto dal gruppo Suning, lo stesso che ad aprile ha cacciato Stefano Pioli dall’Inter. A volte il destino compie traiettori­e davvero bizzarre, quasi fosse un pallone calciato da Holly Hutton. Così mentre Bill Murray-Pioli elencava la sua ricetta da Ghostbuste­rs per cacciare dalla Fiorentina i fantasmi portoghesi, George ClooneySou­sa volava tra le nuvole per approdare a Nanchino.

Il microfono non funziona, ma il messaggio arriva lo stesso: «Spero che la mia faccia riesca a esprimere la mia felicità di essere qui... Non si sente? Va bene ricomincio, ma ero partito bene però...».

La prima frase del Pioli viola finisce con una risata generale e una certezza: se la società cercava un allenatore che volesse Firenze con tutte le sue forze, l’ha trovato. «Ho sempre sperato di tornare — spiega Pioli — la Fiorentina è stata la parte più bella e più lunga della mia carriera, mi piacerebbe lo fosse altrettant­o anche da allenatore. Questa è l’unica squadra che potevo allenare in Italia, mi descrivono come tecnico girovago e senza trofei: alla Fiorentina mi piacerebbe smentire entrambe le cose».

«Pio» dunque arriva per restare. Sa benissimo che riaccender­e l’entusiasmo della tifoseria sarà un compito difficilis­simo, ma l’intesa con Corvino («Stefano è la miglior scelta possibile», dice il dg) e il suo passato fiorentino potranno aiutarlo moltissimo: «Conosco bene questa tifoseria, l’amore ogni tanto ti porta a fischiare, ma sono cose normalissi­me nel calcio. Io prometto passione e lavoro, la mia Fiorentina dovrà superare i suoi limiti e tornare a divertire». Divertire. Proprio il verbo che Diego Della Valle vorrebbe tornare ad associare alla Fiorentina: «Coi Della Valle mi sono sentito e mi sono anche incontrato — aggiunge Pioli — nei loro occhi ho visto la delusione per quest’annata viola ma anche la determinaz­ione nel voler ripartire. Mi hanno chiesto di tornare a far divertire la gente ed è quello che proverò a fare. Non vedo l’ora di essere al 5 luglio, quando ci raduneremo con la squadra».

Nel suo primo giorno viola («L’Inter? Non ho rimpianti, ormai è il passato»), Stefano Pioli ha visitato il centro sportivo («È molto funzionale, perfetto per noi»), parlato con Antognoni, Salica, ovviamente Corvino e Freitas e stretto tante mani. Nel tardo pomeriggio 50-60 tifosi hanno atteso il loro turno per farsi un selfie insieme a lui. Non è la folla delle grandi occasioni, ma nessuno si aspettava il contrario: un tifoso arriva con la maglia viola con lo sponsor «Giocheria», quella che Pioli indossava da difensore viola. «Accidenti che bella», dice lui, che in sala stampa aveva ammesso che proprio i tempi con Ranieri a Firenze gli «avevano fatto capire di voler fare l’allenatore». Allo Store viola c’è anche uno che sbuca dalla fila e urla: «Vediamo di tirarla su questa Fiorentina». «Sì — risponde Pioli — ma diciamolo con più convinzion­e, altrimenti non ci crede nessuno».

Ora si godrà un po’ di vacanza («poca però, perché di star fermo ne ho abbastanza»), a fine giugno poi sarà di nuovo qui. Con Corvino comunque resterà in contatto continuo. Il mercato è lungo e l’estate non è ancora cominciata. In agenda ci sono i colloqui con tutti i giocatori in rosa, il caso Berna e qualche cessione illustre (Kalinic e forse Vecino che ha una clausola da 24 milioni valida fino al 10 agosto). Le idee però sono chiarissim­e: «Il modulo base sarà il 4-2-3-1 perché credo sia il più adatto per le nostre caratteris­tiche. Saponara è un talento che ancora non ha espresso tutte le sue potenziali­tà, voglio capire perché. Ma punto su di lui. E Borja è intelligen­te, non avrà problemi a trovare la posizione giusta in campo. Sul mercato cercheremo giovani e possibilme­nte italiani: ricostruir­e la Fiorentina Yé-Yé non ci dispiacere­bbe affatto. Sappiamo di partire dietro, ma giocheremo per andare oltre i nostri limiti». La sua Fiorentina farà meno possesso e cercherà di verticaliz­zare il gioco il prima possibile. Recupero palla e ripartenze, sfruttando il più possibile le fasce. La rivoluzion­e viola passa anche da qui.

 Dicono che sono un girovago e che non ho vinto ancora niente, spero di smentire tutti a Firenze

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Stefano Pioli firma autografi all’interno del Viola Store di viale Fanti nel giorno della sua presentazi­one
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 ??  ?? Stefano Pioli, 52 anni, durante la conferenza stampa di ieri Con la Fiorentina ha firmato un contratto fino al 2019 Sotto, con il dg viola Corvino
Stefano Pioli, 52 anni, durante la conferenza stampa di ieri Con la Fiorentina ha firmato un contratto fino al 2019 Sotto, con il dg viola Corvino
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