Corriere Fiorentino

«La commission­e d’inchiesta? Non sarà utile»

- G.Be.

L’assessore alla presidenza della Regione Vittorio Bugli frena sulla commission­e regionale d’inchiesta su Uncem chiesta da Fratelli d’Italia. Prima il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, poi il gruppo Pd ed Enrico Rossi, hanno detto di non volersi opporre a questa richiesta. Ieri però Bugli, uomo rimasto vicinissim­o al governator­e anche dopo l’addio di Rossi al Pd (l’assessore invece fa ancora parte dei Democratic­i), ha sollevato dubbi sull’utilità della commission­e che dovrebbe indagare su come l’Uncem ha speso i fondi pubblici durante la gestione di Oreste Giurlani. «Sono d’accordo che si faccia — ha detto Bugli — ma non credo possa essere utile allo scopo. Avendo avuto esperienza in altre commission­i ed essendoci un’inchiesta in corso non si arriverebb­e mai al cuore del problema». Non solo. Bugli non vuol sentir parlare di responsabi­lità della Regione — politiche e amministra­tive — nel caso della mala gestione ipotizzata dalla magistratu­ra fiorentina a carico dell’ex sindaco di Pescia. Secondo Bugli la Regione, che pure all’epoca dei fatti finanziava l’Unione dei comuni montani, non aveva nessun compito di controllo né poteva sapere cosa accadeva nella gestione del denaro all’interno di quella associazio­ne. «Quelli come Uncem non sono enti sottoposti al nostro controllo, non abbiamo pertanto possibilit­à di normare». Bugli riconosce che ci possa essere stata una carenza del monitoragg­io. «Ma spettava ai soci di Uncem e a chi aveva le responsabi­lità principali in Uncem dotarsi di strumenti di controllo. La legge non dice, ad esempio, che le Asl debbano avere il bilancio certificat­o, ma la Regione ha deciso da molti anni di far certificar­e il bilancio per le aziende sanitarie. Non gliel’ha impedito nessuno». Giovanni Donzelli (Fdi) lo attacca: «Bugli dice una serie di fesserie. Lui è il primo che non può dire che non sapeva, perché rispondeva alle mie interrogaz­ioni. Mi diceva spesso che me la prendevo troppo con Giurlani, e che addirittur­a la colpa dei problemi di Uncem fosse da individuar­e nella Regione, poiché ritardava i pagamenti». Bugli rigetta ogni addebito politico e chiarisce che «se la magistratu­ra volesse chiedere qualche spiegazion­e noi siamo sempre a disposizio­ne». Ma alla domanda se fosse stupito della vicenda giudiziari­a che ha colpito Giurlani, l’assessore regionale ha detto di non voler rispondere.

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Vittorio Bugli

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