In Chianti il telescopio più grande della Toscana
Da Torino all’Osservatorio di Barberino Val d’Elsa. «Qui studiamo gli esopianeti»
Uno specchio primario di ottanta centimetri di diametro e la capacità di guardare lontano nello spazio, alla ricerca di gemelli terrestri.
Sono queste le caratteristiche del telescopio più grande della Toscana — e uno dei più avanzati a livello nazionale per la ricerca scientifica e lo studio degli esopianeti e dei fenomeni di variabilità stellare — arrivato ieri all’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, direttamente dall’Osservatorio di Torino, per un accordo ufficiale tra l’Unione comunale del Chianti fiorentino, proprietario della struttura di Montecorboli, e i coordinamenti scientifici toscani e piemontesi. Il telescopio, le cui delicate operazioni di installazione e montaggio nella cupola dell’Osservatorio situato tra le colline di Barberino e di San Donato in Poggio, sono state realizzate e concluse nel primo pomeriggio di ieri, ha tutte le potenzialità per diventare, come spiega l’astronomo e coordinatore scientifico Emanuele Pace, «un punto di riferimento per la cultura scientifica italiana specializzata sullo studio dei mondi extrasolari». Un fiore all’occhiello per il Chianti, l’osservatorio di Montecorboli, nato nel 2010 da un’idea del Un particolare del telescopio, uno dei più avanzanti a livello nazionale gruppo Astrofili di Barberino e Tavarnelle e «battezzato» dalla signora delle stelle, Margherita Hack, che ne aveva inaugurato il corpo centrale, prima dell’installazione della cupola del diametro di 7 metri, avvenuta del 2013. Un costo totale di circa 400 mila euro, per una struttura poliedrica, dotata anche di una stazione meteorologica e geosismica all’avanguardia. «L’arrivo del telescopio — commentano i sindaci di Barberino Giacomo Trentanovi e di Tavarnelle David Baroncelli — aprirà nuovi fronti, collaborando con le associazioni e il tessuto economico del territorio e consentendo la divulgazione della cultura scientifica nelle scuole e anche nelle famiglie. Da oggi il nuovo telescopio è disponibile al pubblico per visite e osservazioni guidate» Le spese di trasferimento e di installazione sono La presentazione con i sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli state sostenute dai Comuni chiantigiani e dall’università di Firenze e per la collocazione dello strumento, è stato necessario realizzare due basamenti, a sostegno del telescopio e della struttura sulla quale è stato posizionato.