Omaggio a Giorgini, l’architetto della natura
Mostre, letture, incontri per riscoprire un maestro
In programma Al Museo Novecento si rivivrà la grande stagione della Galleria Quadrante
Un omaggio a Vittorio Giorgini nella sua città natale, Firenze, e anche in vari luoghi della Toscana, con convegni, letture, workshop e mostre, a cominciare da oggi alle 17.00, alla Palazzina Reale con l’incontro «Vittorio Giorgini: un architetto tra Firenze e New York». L’incontro è il primo della rassegna Vittorio Giorgini Architetto (1926-2010), promossa da Fondazione Architetti Firenze, B.A.Co.-Archivio Vittorio Giorgini, Ordine degli Architetti di Firenze e Mus.e, per riscoprire un protagonista di una stagione ricca di fermenti, quella degli anni Cinquanta e Sessanta.
Un architetto considerato ai tempi troppo all’avanguardia per Firenze, ma anche per l’Italia, per questo allontanatosi volontariamente negli Stati Uniti. «Con questa iniziativa l’Ordine degli Architetti di Firenze vuole ricordare una figura molto importante della cultura fiorentina negli anni ‘60 — ha spiegato Roberto Masini, presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze — ma lo fa riportando al centro i contenuti della sua ricerta ca, che riteniamo ancora attuale. Le teorie spaziali di Vittorio Giorgini derivate dallo studio della natura e delle forze che la informano, sono l’espressione più chiara di quell’atteggiamento olistico che oggi viene sempre più evocato per il futuro dell’architettura». Per tutto il mese di giugno, alla Palazzina Reale, sarà un susseguirsi di incontri e testimonianze con architetti, critici dell’architettura e protagonisti della stagione che vide operare Vittorio Giorgini a Firenze e negli Stati Uniti, per capire dove sono arrivati i suoi studi e quali sono nel presente gli sviluppi delle sue ricerche pionieristiche. Alle Murate dal 26 al 30 giugno, ci saranno cinque giorni di «VibeArch Workshop», mentre il Museo Novecento ospiterà la mostra dedica- alla Galleria d’arte «Quadrante», tra le più significative nella Firenze del secondo dopoguerra, dal 16 giugno fino al 1 ottobre. Luogo simbolo dell’architettura di Vittorio Giorgini, non potevano mancare una serie di eventi a Baratti (da luglio a settembre), laddove ancora è vivo il suo ricordo nel progetto di «casa Esagono» e casa «Saldarini», nota anche come «casa Balena», fino ad approdare il 5 ottobre al Museo Pecci di Prato con una grande mostra. «Mi piace sottolineare la dinamicità di questo progetto — ha detto Tommaso Rossi Fioravanti, presidente della Fondazione Architetti Firenze — che è fatto di lezioni frontali, di seminari di workshop, ma anche di installazioni, di una mostra vera e propria, di confronti e di dialoghi fra architetti. C’è grande completezza, ma soprattutto una grande multidisciplinarietà all’interno di questi eventi. Ci piace pensare che se Giorgini avesse creato un evento, lo avrebbe creato un po’ come lo abbiamo fatto noi».