La piromane torna in carcere
Lunedì ha colpito un’altra volta, mentre era ai domiciliari
È stata arrestata ancora una volta con l’accusa di incendio colposo. Lei, una marocchina di 63 anni, è stata fermata dai carabinieri della Compagnia di Scandicci lo scorso venerdì all’interno della sua abitazione. Già arrestata in flagranza di reato per incendio doloso dello scorso 30 settembre 2016. Ma anche prima di quella data la donna si era già resa responsabile di altri incendi. A giugno dell’anno scorso, per esempio, in via degli Olmi a Firenze, aveva incendiato un’autovettura; a luglio, sempre del 2016, mentre si trovava agli arresti domiciliari aveva appiccato un incendio nell’ascensore del proprio condominio. E soltanto poche settimane si era ripetuta riuscendo a incenerire alcuni cassonetti. «L’avrei sorseggiata guardando le fiamme», farfugliò la donna mentre stava dando fuoco ad un cassonetto per la raccolta carta in via dei Ciliegi, a Scandicci. La Procura aveva quindi chiesto e ottenuto per la donna la misura degli arresti domiciliari. Ma il 5 giungo scorso ha nuovamente dato fuoco ad alcuni cassonetti. Proprio per questo motivo, i carabinieri della Compagnia di Scandicci, la denunciarono per il reato di danneggiamento aggravato a seguito di incendio e per evasione. La Procura ha quindi chiesto nei confronti della donna l’aggravamento della misura restrittiva. La Corte d’Appello di Firenze ha così accolto la richiesta emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. (S.I.)
Recidiva La donna marocchina di 63 anni ha dato fuoco ad alcuni cassonetti il 5 giugno