Il polo in bicicletta, la sfilata degli studenti e la bocca di fuoco
Folla da Louboutin in piazza. Nell’ex fabbrica Hugo Boss
Biciclette al posto dei cavalli in un torneo di polo. E sullo sfondo i marmi bianchi e neri di Leon Battista Alberti. Un debutto caldissimo e originale per la prima giornata di Pitti Uomo a Firenze. Non una sfilata per addetti ai lavori ma un torneo di bike polo aperto a tutti in piazza Santa Maria Novella con cui Christian Louboutin ha lanciato il suo progetto di calzature sportive da uomo vestite da giovani che in sella a una bici con mazza da polo si sono sfidati per tutta la giornata a colpire una pallina poco più grande di quella da tennis. Un evento che ha catturato l’attenzione di tanti. Turisti con trolley in arrivo o in partenza dalla stazione di Santa Maria Novella e molti fiorentini hanno potuto vedere all’opera le 8 squadre della disciplina nata a Seattle nel 1999 e provare di persona l’ebrezza del coordinare pedalata e presa di palla con mazza in movimento. A testare lo sport soprattutto i giovanissimi, alle prese con movimenti e strategie di gioco spiegati dai professionisti chiamati da Louboutin, oltre che dall’Italia, da Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, Regno Unito e Usa. «Non avevo mai iniziato le vacanze dalla scuola così» ha detto uno dei primi ragazzini che, sfidando il caldo e la timidezza, ha provato a infilare la pallina nella porta su una delle bici a disposizione.
Un torneo no stop che per tutto il giorno ha visto un viavai di persone e ogni tanto fare capolino mister Louboutin che al termine della gara ha premiato i vincitori.
Ma non è stata l’unica novità della prima giornata di Pitti Uomo: in Fortezza, tra installazioni di fiori, e mostre celebrative — come quella di Lanerossi che racconta i suoi 200 anni, alla Limonaia di villa Vittoria al Palacongressi, attraverso manifesti, slogan e caroselli della maison vicentina — gli espositori hanno presentato collezioni decisamente pop. Dai completi per lui giacca e bermuda stampati con grandi polpi rosa di Paul Smith, ai costumi con ghiaccioli e fenicotteri di MC2 Saint Barth alle sciarpe in seta effetto cartoon di Eredi Chiarini. Mentre nell’ex banca di Roma in via dei Vecchietti la prima sfilata della giornata è stata quella degli studenti dell’Istituto Marangoni. La scuola sbarcata meno di un anno fa a Firenze in via Tornabuoni che ha raccolto qui i suoi 10 migliori alunni dei corsi di Fashion Design delle sedi di Milano, Londra e Parigi con collezioni di due ex alunni già quotati: lo shoe designer indiano Jeetinder Sandhu, e Andrea Lazzari, fashion designer di Plus Que Ma Vie.
Clima infuocato alla Manifattura Tabacchi per la sfilata uomo-donna di Hugo (Hugo Boss). Nei cortili della vecchia fabbrica centinaia di candele e superfici coperte di schizzi creativi, scritte e disegni. Ottanta metri decorati da tatuaggi di ispirazione vudù come passerella per i modelli usciti da un boccascena di candele alto 6 metri. A seguire per i mille invitati una cena in piedi che ha avuto come tema il cibo di strada con una bancarelle disseminate nei cortili della Manifattura. Spazio quindi alla musica con un concerto della rapper britannica M.I.A. su un palco fiammeggiante.