Exploit Pitti con i colori d’Australia
Fiera sold out al secondo giorno. Il blitz di Renzi: che c’entra Pisapia? Io sono qui da ex sindaco
Understatement nello stile dei designer, macchie di colore ed entusiasmo nei loro modelli. L’Australia, paese ospite di questa edizione di Pitti numero 92 al centro della seconda giornata in Fortezza con la presentazione dei suoi 8 brand, porta un’ondata di freschezza a una fiera della moda che ieri è apparsa piena di visitatori come non mai (i primi numeri arriveranno oggi ma il colpo d’occhio è notevolissimo). C’è gente ovunque, e non ripetiamo quanto il traffico sia congestionato nei dintorni della piazza Bambine e Bambini di Beslan, perché è superfluo.
A mezzogiorno arriva anche il segretario del Pd Matteo Renzi che incontra qui Luca Lotti e Dario Nardella. Lui scansa domande e sollecitazioni politiche — anche se qualcuno prova a dirgli: «Matteo ci serve Pisapia» — elogia la forza di Pitti, dice di essere qui da ex sindaco, si concede a selfie come un divo, si ferma allo stand di Herno con il presidente di Pitti Immagine Claudio Marenzi, fa una sosta da Brunello Cucinelli, Roy Rogers, Patrizia Pepe e ovviamente dedica un pit stop particolare agli australiani. Dove di divo ce n’è anche un altro, si chiama Jarred Scott ed è un supermodello nel continente del
Il blitz di Renzi
Il segretario del Pd Matteo Renzi allo stand Cucinelli col patron Brunello mare e del vento. Ma non fa il pieno di folla come l’ex sindaco ed ex premier. Allo Spazio Carra, riservato ai brand dell’Australia, la curiosità va alla commistione di colori e alla leggerezza dei tagli mai troppo skinny. È una moda di un altro mondo, e si vede per l’alto tasso di capi da mare e da surf come nel caso della collezione Ex Infinitas: «Ma si tratta di un surf di lusso — ci spiega il designer, Lukas Vincent che riesce a mixare poliestere e lana — La mia collezione prende spunti da fantasie e colori di derivazione hawaiana. Amo l’Italia dove vengo spesso in vacanza, da amici a Stromboli, ne apprezzo la moda, che però è molto più sofisticata della nostra australiana decisamente più friendly». È venuto con l’obiettivo di conquistare il bel Paese Chris Ran Lin, cinese di nascita ma cittadino di Melbourne. Anche lui usa la lana ma stavolta mixata a pelle e metallo. «Sono forte in Asia e nel mio paese, ma sfondare in Italia sarebbe il top per me» ci dice. Di fronte a lui Toby Jones e Mikey Nolan di Double Rainbouu propongono ancora un omaggio alla moda del mare e del surf: colori colori e ancora colori, per un uomo sportivo la cui ispirazione ci spiega Mikey Nolan: «Arriva dalla mia formazione un po’ apolide, i miei studi li ho svolti oltre che in Australia, un po’ a New York e un po’ in Giappone». Decisamente più rigorosi sono i tagli Strateas-Carlucci, ma per il resto è un profluvio di colori: da Ten Pieces, che propone una moda da strada agli occhiali di Sener Besim. A vegliare sulle collezioni australiane presentate senza troppo glamour e chiasso, c’è Woolmark, autorità internazionale per la lana Merino che è alla base del patto Pitti-Firenze e Australia.