Questo non è un centro pedonale
Da via Tornabuoni a via Roma: un’invasione di auto, furgoni e risciò. Tutti in coda oppure in sosta vietata Due ore nel quadrilatero, dalle 11 alle 13: un ingolfamento di mezzi come su viali
Una volta era zona pedonale. Di «tipo B», ovvero concessa anche ai taxi. Ma ora, tra le auto per il noleggio con conducente (ncc), uno stuolo di permessi per disabili e qualche furbetto del lastricato, il quadrilatero d’oro strabocca di auto come una strada di Istanbul. Parcheggiate, in coda, incastrate, clacsonanti, sono ovunque. A contribuire all’assedio, ora è scoppiata la moda dei risciò, elettrici e a pedali.
È mezzogiorno, via dei Pecori — angolo Battistero — diventa l’A1: da una parte una fila di taxi parcheggiati, dall’altra i furgoni dei trasportatori, un Ncc in doppia fila e nello spazio rimasto una colonna di auto a passo d’uomo. L’esasperazione è così forte che un tassista, all’angolo con via Roma, suona il clacson contro un pedone. Via Roma è l’epicentro del tutto è possibile. Il traffico è degno dei viali, si formano le code, ci si attacca al clacson. Una fila perenne di vetture in mezzo ad altre due: parcheggiate ai lati Ncc (auto e furgoni, tantissimi), taxi e auto col permesso disabili. Il logo con la carrozzina batte persino quello degli Ncc. E nell’unico piccolo spazio libero, ecco una tenda: serve al mimo per cambiarsi ed uscire fuori vestito da genio della lampada di Aladino. Nei negozi attorno allargano le braccia: «Sì, càpita spesso qui davanti».
In piazza della Repubblica a bordo di un risciò la guida-autista istruisce i clienti; indica i bar, poi si volta e aggiunge: «That here we have the Rinascente». Il turismo di qualità, altro che Orsanmichele. Più che i risciò, davanti alla Colonna dell’Abbondanza abbondano le mini macchine elettriche dei campi da golf. Ci sono persino gli ncc parcheggiati nella zona proibita al centro della piazza. Come siano entrati è un mistero. Macchine a noleggio e furgoni dei trasportatori sono in attesa anche in Calimala, in via degli Speziali. E in tanti imboccano via dei Tosinghi, attraversano via Calzaiuoli e vanno dritti in via delle Oche. Possibile? «Nelle zone pedonali di tipo B, Ncc e auto col permesso disabili possono circolare e parcheggiare, basta che quando sono in sosta non intralcino il traffico — dice l’assessore Stefano Giorgetti — Sui pass disabili è difficile sanzionare i furbetti, c’è un dibattito aperto: se uno viene fermato senza disabile a bordo, ma dice di averlo appena scaricato, non è chiaro se sia in regola o no».
Anche via Calzaiuoli a momenti sembra la rotonda di piazza Stazione. Alle 12,56 un camion di trasportatori arriva da Orsanmichele, due Ncc da via degli Speziali e una macchina di turisti da via Tosinghi. Risultato, 40 secondi a far manovra per riuscire a scambiarsi. La due file di mezzi parcheggiati ci sono anche in via Pellicceria, in via Brunelleschi e in via Strozzi. Non sono strade pedonali, ma tra i taxi ci sono anche molte auto in divieto.
E nella pedonalizzata via Tornabuoni, non c’è l’ingorgo come quando il pilomat resta abbassato (come martedì mattina), ma non c’è un momento in cui la strada sia libera. Alle 11,39, l’impasse: davanti al pilomat c’è un mezzo che vorrebbe entrare; il commesso di un negozio ha in mano il telecomando, ma da dentro la zona pedonale gli si para di fronte un’auto che vorrebbe uscire e che non ha intenzione di spostarsi; il commesso prova a suggerirgli di tornare indietro, ma il turista indica la cartina in mano alla moglie come la prova che quella è la sua strada. Alla fine la spunta il commesso. E l’auto del turista va in retromarcia. Doppia fila di auto in sosta (quasi sempre vietata) anche in via Cerretani.
In Duomo invece è il trionfo dei risciò. Piazzati in attesa di turisti ce ne sono fino a nove in contemporanea. E in mezzo a loro i fiaccherai che fino a mezzogiorno si sistemano tutti davanti alla facciata di Santa Maria del Fiore perché al Bigallo non c’è ombra. Accanto passa un motorino a tutto gas mentre i tappetini degli abusivi sono ovunque. I primi vigili spuntano solo dopo un’ora e mezzo di sopralluogo, alle 12,30 in piazza San Giovanni.
Il viavai di auto c’è anche in via Martelli. Malgrado il pilomat. Dietro l’auto di due guardie giurate si infila una signora con un Suv, senza neppure il tagliando Ztl (che comunque non basterebbe, lì). Scusi, ma ha il permesso? «Sì», risponde lei, indicando i tre bimbi a bordo. Il Suv prosegue fino all’angolo con piazza San Giovanni, il Duomo è a dieci metri, dove la signora scarica i pargoli come nulla fosse. Una volta qui passava di tutto, autobus dell’Ataf, taxi, macchine private, motorini. Poi arrivò la zona pedonale che sbarrò la strada persino alla tramvia. Il Duomo e dintorni dovevano essere restituiti ai fiorentini: a conti fatti, solo ai fiorentini con le ruote.