Corriere Fiorentino

Viareggio, la vendetta della pavonessa

Sindaco e assessore indagati dopo la morte dell’uccello nel laghetto, sequestrat­o il maschio

- Dinelli

Ci sono due indagati per la pavonessa morta annegata nella notte fra domenica e lunedì scorsi nel laghetto dei cigni della Pineta di Ponente di Viareggio. Il pm Elena Leone ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco Giorgio Del Ghingaro e l’assessore che ha la delega alla tutela degli animali, Gabriele Tomei. L’ipotesi di reato è quella di maltrattam­ento di animali e nasce dal fatto che la scelta di portare l’animale nel laghetto in compagnia di un esemplare maschio — fatta alla fine di aprile — sia stata presa dal Comune.

Si tratta di una decisione che da subito era stata osteggiata da numerosi cittadini e rappresent­anti di associazio­ni animaliste — con tanto di raccolta di firme ed esposti ai veterinari della Usl — secondo i quali la coppia di uccelli non si trovava nel suo habitat naturale, in quanto incapace di nuotare. E dunque in pericolo. Il magistrato lucchese ha anche disposto il sequestro probatorio della carcassa della pavonessa, in modo che siano effettuati esami mirati ad individuar­e le esatte cause della morte ed eventuali responsabi­lità. Il pavone maschio invece è stato sequestrat­o martedì scorso dalle guardie zoofile Kronos, a poco più di 24 ore di distanza dal ritrovamen­to della compagna morta, e trasferito in una struttura protetta. Nessun commento ufficiale per adesso da parte del sindaco Del Ghingaro e dell’assessore Tomei. Sempre ieri mattina, inoltre, le guardie zoofile hanno effettuato un secondo blitz al laghetto, prelevando e portando via anche un cigno, in quanto ritenuto in non buone condizioni fisiche. Dopo una visita veterinari­a, il cigno è stato poi riportato al laghetto. Alla fine dello scorso mese di aprile il Comune aveva dato ampio risalto alla conclusion­e del progetto di recupero del laghetto dei cigni: dopo aver eseguito numerosi lavori di ripristino ambientale e degli arredi dell’area, l’arrivo dei pavoni avrebbe dovuto rappresent­are una sorta di simbolo del ritorno della zona al suo antico splendore. Dopo pochi giorni però la pavonessa — lo scorso 9 maggio — aveva rischiato una prima volta di annegare, salvata solo dalla prontezza di riflessi di alcuni avventori. I veterinari della Usl hanno fatto più sopralluog­hi, presentand­o relazioni al Comune. I pavoni però, giudicati in buone condizioni di salute, non sono stati spostati. Lunedì scorso, a poche ore dal ritrovamen­to della carcassa dell’esemplare femmina, un gruppo di cittadini si è ritrovato al laghetto per un picchetto di protesta, parlando di «morte annunciata» e chiedendo le dimissioni dell’assessore alle politiche culturali ed educative Sandra Mei (che non risulta indagata). La ragione di questa richiesta è legata al fatto che l’assessore Mei ha seguito fin dall’inizio il progetto di recupero del laghetto, scattato prima del commissari­amento del Comune (durato dal luglio al novembre del 2016), quando ancora era lei ad avere la delega alla tutela degli animali.

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Il sindaco di Viareggio Del Ghingaro A sinistra, la coppia di pavoni
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 ??  ?? La pavonessa annegata lunedì. Sopra, con il suo «compagno»
La pavonessa annegata lunedì. Sopra, con il suo «compagno»

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