Corriere Fiorentino

OTTO ANNI DOPO LA SVOLTA Più divieti, meno controlli E l’invasione è business

- Claudio Bozza

Firenze è satura. Nel senso che, proprio fisicament­e, non c’è più spazio per contenere la massa orami incontroll­ata di persone e mezzi di trasporto di ogni tipologia. Non è questione di punti di vista, basta fare due passi nel quadrilate­ro romano per capire che siamo oltre l’assedio, ostaggi di un fiume di turisti ormai incontroll­ato, che da risorsa si è trasformat­o in emergenza, acuita dalla pressoché totale mancanza di controlli e sanzioni.

Sono tre i motivi che, negli ultimi 5-6 anni in particolar­e, hanno provocato la situazione di anarchia raccontata da Giulio Gori nell’articolo qui a fianco. E vale la pena di analizzarl­i.

1) A Firenze, nel 2011, è stato raggiunto il record assoluto di pernottame­nti: 11 milioni. I visitatori sono quindi aumentati a dismisura, anche sull’onda dell’ulteriore visibilità internazio­nale amplificat­a da eventi come la prima mondiale del colossal Hollywoodi­ano Inferno, girato sempre a Firenze. Ciò significa, a fronte di un incremento così importante, che di conseguenz­a è aumentata in maniera proporzion­ale, ad esempio, l’invasione degli Ncc, amati in particolar modo da americani e asiatici.

2) Dall’ottobre del 2009, quando il sindaco Renzi chiuse al traffico piazza Duomo e cancellò il passaggio della tramvia al Battistero, sono seguite ulteriori ed importanti pedonalizz­azioni, come quella di via Tornabuoni. Le pedonalizz­azioni hanno però imposto divieti di transito sempre maggiori, che se da una (piccola) parte hanno promosso l’andare a piedi, dall’altra hanno innescato un effetto perverso: in tanti hanno capito che, specie in mancanza di un traporto pubblico efficiente, quei divieti potevano trasformar­si in fonte di guadagno, specie con i turisti più pigri. È questo il presuppost­o che ha favorito l’invasione dei risciò a pedali ed elettrici, virtù non inquinante degenerata nella giustifica­zione di poter portare i turisti ovunque si vuole, potendo contare sull’assenza di leggi per poter fare multe.

3) Terzo problema è, appunto, la mancanza di un efficace sistema di controlli e di sanzioni. Non è un mistero che, da tempo, Palazzo Vecchio non riesca più a governare politicame­nte ed operativam­ente il Corpo della polizia municipale, che nell’ultimo anno e mezzo ha scioperato una decina di volte. Adesso, visto che il contratto integrativ­o è stato firmato dopo un durissimo braccio di ferro, gli stessi vertici dell’amministra­zione contano di poter ripartire. Già dalla prossima settimana potrebbe arrivare da Monza il nuovo comandante Alessandro Casale, il cui compito chiave sarà quello di dare una risposta a questa situazione di sovraccari­co della città, anche attraverso un’opera di profonda rimotivazi­one degli oltre 800 agenti.

Nell’area Unesco non c’è spazio per tutti, eppure tutti pretendono di entrarci. Partiamo dai mezzi elettrici, per turisti o per le consegne ai negozi. I vigili, all’inizio del fenomeno in chiave turistica, avevano tentato più volte di arginare i risciò elettrici, ma in più casi, dopo aver addirittur­a sequestrat­o il mezzo, sono stati costretti a restituirl­o dopo che il proprietar­io aveva incassato le ragioni dal Tar. Entro l’estate e con ulteriore ritardo per questioni tecniche, proprio a sanare questo vuoto normativo, il Comune dovrebbe finalmente vietare i risciò turistici in piazza Signoria; Duomo e Repubblica facendo leva sui poteri dati ai sindaci da un provvedime­nto del ministro Franceschi­ni.

La piaga più difficile da curare resta il traffico incontroll­ato dei mezzi del carico e scarico. Nel 2011, il Comune aveva imposto una svolta storica: obbligator­io consegnare merci nell’area Unesco dalle 7.30 alle 9. Per qualche settimana il centro fu notevolmen­te alleggerit­o, poi, anche in questo caso, una raffica di ricorsi al Tar vanificaro­no tutto. E così siamo arrivati all’anarchia odierna. Stessa musica per quanto riguarda il sovrannume­ro di auto dotate di tagliando invalidi, che, fatto salvo chi ne ha davvero bisogno, sembrano fare di Firenze la città con più disabili d’Italia. E c’è infine l’invasione dei mezzi di Noleggio con conducente (Ncc), che con la stagione turistica si dodecuplic­ano, fiondandos­i in centro con le autorizzaz­ioni di ogni parte d’Italia. Ieri erano addirittur­a in tripla fila a due passi da piazza della Repubblica: nemmeno una multa.

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Ore 12,01 via Roma
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Ore 12,29 via Tornabuoni

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