OTTO ANNI DOPO LA SVOLTA Più divieti, meno controlli E l’invasione è business
Firenze è satura. Nel senso che, proprio fisicamente, non c’è più spazio per contenere la massa orami incontrollata di persone e mezzi di trasporto di ogni tipologia. Non è questione di punti di vista, basta fare due passi nel quadrilatero romano per capire che siamo oltre l’assedio, ostaggi di un fiume di turisti ormai incontrollato, che da risorsa si è trasformato in emergenza, acuita dalla pressoché totale mancanza di controlli e sanzioni.
Sono tre i motivi che, negli ultimi 5-6 anni in particolare, hanno provocato la situazione di anarchia raccontata da Giulio Gori nell’articolo qui a fianco. E vale la pena di analizzarli.
1) A Firenze, nel 2011, è stato raggiunto il record assoluto di pernottamenti: 11 milioni. I visitatori sono quindi aumentati a dismisura, anche sull’onda dell’ulteriore visibilità internazionale amplificata da eventi come la prima mondiale del colossal Hollywoodiano Inferno, girato sempre a Firenze. Ciò significa, a fronte di un incremento così importante, che di conseguenza è aumentata in maniera proporzionale, ad esempio, l’invasione degli Ncc, amati in particolar modo da americani e asiatici.
2) Dall’ottobre del 2009, quando il sindaco Renzi chiuse al traffico piazza Duomo e cancellò il passaggio della tramvia al Battistero, sono seguite ulteriori ed importanti pedonalizzazioni, come quella di via Tornabuoni. Le pedonalizzazioni hanno però imposto divieti di transito sempre maggiori, che se da una (piccola) parte hanno promosso l’andare a piedi, dall’altra hanno innescato un effetto perverso: in tanti hanno capito che, specie in mancanza di un traporto pubblico efficiente, quei divieti potevano trasformarsi in fonte di guadagno, specie con i turisti più pigri. È questo il presupposto che ha favorito l’invasione dei risciò a pedali ed elettrici, virtù non inquinante degenerata nella giustificazione di poter portare i turisti ovunque si vuole, potendo contare sull’assenza di leggi per poter fare multe.
3) Terzo problema è, appunto, la mancanza di un efficace sistema di controlli e di sanzioni. Non è un mistero che, da tempo, Palazzo Vecchio non riesca più a governare politicamente ed operativamente il Corpo della polizia municipale, che nell’ultimo anno e mezzo ha scioperato una decina di volte. Adesso, visto che il contratto integrativo è stato firmato dopo un durissimo braccio di ferro, gli stessi vertici dell’amministrazione contano di poter ripartire. Già dalla prossima settimana potrebbe arrivare da Monza il nuovo comandante Alessandro Casale, il cui compito chiave sarà quello di dare una risposta a questa situazione di sovraccarico della città, anche attraverso un’opera di profonda rimotivazione degli oltre 800 agenti.
Nell’area Unesco non c’è spazio per tutti, eppure tutti pretendono di entrarci. Partiamo dai mezzi elettrici, per turisti o per le consegne ai negozi. I vigili, all’inizio del fenomeno in chiave turistica, avevano tentato più volte di arginare i risciò elettrici, ma in più casi, dopo aver addirittura sequestrato il mezzo, sono stati costretti a restituirlo dopo che il proprietario aveva incassato le ragioni dal Tar. Entro l’estate e con ulteriore ritardo per questioni tecniche, proprio a sanare questo vuoto normativo, il Comune dovrebbe finalmente vietare i risciò turistici in piazza Signoria; Duomo e Repubblica facendo leva sui poteri dati ai sindaci da un provvedimento del ministro Franceschini.
La piaga più difficile da curare resta il traffico incontrollato dei mezzi del carico e scarico. Nel 2011, il Comune aveva imposto una svolta storica: obbligatorio consegnare merci nell’area Unesco dalle 7.30 alle 9. Per qualche settimana il centro fu notevolmente alleggerito, poi, anche in questo caso, una raffica di ricorsi al Tar vanificarono tutto. E così siamo arrivati all’anarchia odierna. Stessa musica per quanto riguarda il sovrannumero di auto dotate di tagliando invalidi, che, fatto salvo chi ne ha davvero bisogno, sembrano fare di Firenze la città con più disabili d’Italia. E c’è infine l’invasione dei mezzi di Noleggio con conducente (Ncc), che con la stagione turistica si dodecuplicano, fiondandosi in centro con le autorizzazioni di ogni parte d’Italia. Ieri erano addirittura in tripla fila a due passi da piazza della Repubblica: nemmeno una multa.