Fucecchio Picchia la moglie incinta di 7 mesi: libero 4 giorni dopo
Il marito è stato scarcerato perché non era stato preso in flagrante
Ossessionato dalla gelosia, si era scagliato sulla moglie incinta di sette mesi, minacciandola di morte. Per questo, domenica notte nella sua abitazione a Fucecchio, era stato arrestato per maltrattamenti dai carabinieri, dopo l’allarme lanciato per telefono dal padre della donna. Adesso il trentaduenne pistoiese è ritornato in libertà. Il gip Maurizio Caivano non ha convalidato l’arresto perché non era stato eseguito in flagranza di reato e ha respinto la richiesta di misura del divieto di avvicinamento avanzata dal pm Concetta Gintoli. L’uomo, difeso dall’avvocato Caterina Rinaldi, è tornato a casa dei familiari; lei, che non ha riportato ferite, è ancora ricoverata in osservazione all’ospedale San Giuseppe di Empoli. Quella notte, intorno alle 2, i carabinieri intervengono a Fucecchio per sedare una lite scoppiata per strada tra i due coniugi. Un uomo urla frasi senza senso. La donna, spaventata, riesce a barricarsi in casa con il suocero. Ma il marito non si arrende: si mette a battere alla porta. Una, due, tre volte. Solo alla vista dei militari si allontana. Sembra tutto finito. In realtà, due ore più tardi, il pistoiese si presenta di nuovo a casa. Questa volta la moglie gli apre la porta. Ed allora lui l’avrebbe aggredita e minacciata di morte. Spintoni, schiaffi e ancora urla e insulti che risuonano per strada. Il padre della donna, che era nell’abitazione, non riesce a separarli, ma chiama i carabinieri. Quando i militari arrivano, arrestano il marito che finisce a Sollicciano per maltrattamenti. Da quella notte la donna è ricoverata in ospedale. Per i sanitari la gravidanza non è a rischio, ma hanno trattenuto la signora in osservazione per precauzione. Quella stessa notte lei avrebbe svelato ai carabinieri di subire da tempo le angherie del marito, malato di gelosia. Ma non lo ha mai denunciato. Lui, intanto, ha riacquistato la libertà, ma resta indagato.