In dieci giorni venduti solo mille abbonamenti
I numeri parlano chiaro: un anno fa dopo dieci giorni di campagna abbonamenti le tessere acquistate erano 2.500, oggi nello stesso arco di tempo (la campagna è stata aperta lunedì 12 giugno) si fatica a contarne mille. Più del 50 per cento in meno, dunque. Un dato ufficioso al momento, ma che comunque risente del clima di sfiducia che c’è intorno alla squadra. Gli acquisti (Gaspar, Milenkovic, Hugo) finora non hanno scaldano, a differenza del mercato in uscita che vede coinvolti i simboli della squadra e che lascia più di qualche punto interrogativo sulla rosa del futuro. «Meglio aspettare» avranno pensato in tanti, che rispetto al passato sfrutteranno tutto il periodo di prelazione riservato ai vecchi abbonati (scadenza 31 luglio) prima di dar fiducia ancora al club dei Della Valle. Il trend è nettamente in calo rispetto agli ultimi anni: nel 2013, per esempio, la Fiorentina di Montella appena tornata in Europa, nella prima settimana di abbonamenti, fece registrare quota 4.000 tessere. Dato che si impennò un mese dopo con l’acquisto di Mario Gomez (alla fine furono 24.000). Tempi lontani, quelli. E anche per questo già eguagliare il dato dell’anno scorso di 20.000 abbonamenti sarebbe per la società viola una grande vittoria. Ad oggi però le proiezioni dicono ben altro, per le incognite legate al calciomercato e per il clima generale di sfiducia da parte dei tifosi. Ma le sorprese possono comunque arrivare. D’altronde la campagna acquista dell’estate scorsa non fu certamente esaltante, e nonostante questo la Fiorentina fu la seconda società con più abbonati di Italia. La passione è passione, anche se al ralenti...