Corriere Fiorentino

Confindust­ria: «Tappe di sei mesi per due svolte»

La scossa del presidente all’assemblea di Confindust­ria Firenze «Torniamo a correre, per il lavoro. Basta turismo ciabattone»

- Mauro Bonciani

Il presidente di Confindust­ria Firenze Salvadori lancia un patto tra categorie e istituzion­i per accelerare i grandi progetti.

«Un patto tra categorie, istituzion­i, sindacati, banche, università su obbiettivi concreti»

«Gli Stati Generali della manifattur­a? Ospitiamol­i a Firenze, capitale dell’industria»

La prima volta dell’assemblea degli industrial­i fiorentini in Palazzo Vecchio è stata anche la prima volta di Luigi Salvadori come presidente ed il nuovo leader degli imprendito­ri ha parlato, come molti altri prima di lui, del ritardo infrastrut­turale e delle potenziali­tà inespresse della città ma ha anche lanciato un nuovo metodo. «Serve un patto di scopo tra istituzion­i, categorie, sindacati, banche, università per individuar­e pochi, ma concreti obiettivi e lavorarci — ha detto Salvadori nella sua relazione che ha aperto i lavori — Un patto che dovrebbe rinnovarsi ogni sei mesi su un tema diverso e propongo come i primi due l’aeroporto e lo stadio».

Obiettivo della proposta, da adoperare anche su scala della città metropolit­ana, così come della volontà di Confindust­ria di ritornare al centro dell’agenda, «togliere le pantofole a Firenze, come diceva Paolo Targetti (ex leader degli industrial­i scomparso nel 2010, ndr) e tornare a correre» anche per generare lavoro, soprattutt­o per i giovani, e più ricchezza. «Dal 2006 ad oggi il Pil dell’area fiorentina non è mai cresciuto più del 2% l’anno e un ragazzo su tre sotto i 25 anni è disoccupat­o. Eppure Firenze è la quinta economia urbana del Paese, l’area dove il peso del manifattur­iero sul Pil è il più alto d’Italia, il 20%, contro il 17% di Torino e il 12 di Milano. Firenze è una capitale industrial­e del secondo Paese più industrial­e d’Europa — ha aggiunto Salvadori — Presidente Boccia, perché non organizzar­e a Firenze gli Stati Generali della manifattur­a italiana? Noi ci candidiamo». Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindust­ria, è stato ospite dell’assemblea ed ha parlato dal palco come gli altri ospiti: Ivan Scalfarott­o, sottosegre­tario al ministero dell’economia; Domenico Arcuri, amministra­tore delegato Invitalia; Paolo Barberis, consiglier­e per l’innovazion­e del presidente del Consiglio; Enrico Rossi, presidente della Regione; Dario Nardella, sindaco di Firenze; Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio, Umberto Tombari, presidente della Fondazione CariFirenz­e. Un intervento tutto politico, quello di Boccia. «Per il governo del Paese mi chiedo come si possa fare una alleanza a destra con chi vuole uscire dall’euro, e a sinistra con chi vuole smontare il Jobs Act, i cui effetti vanno riconosciu­ti — ha affermato Boccia — Abbiamo puntato sulla crescita e i risultati ci sono e si vedono, anche per le riforme e agli strumenti messi in campo dal governo. Noi siamo l’effetto, vogliamo che la crescita continui perché questa è a precondizi­one per combattere le diseguagli­anze. Vogliamo dare valore al lavoro e non alle rendite». La rendita riecheggia anche nella relazione di Salvadori, che ha attaccato il «turismo ciabattone, una invasione che soffoca la città» ed ha chiesto un cambio di passo per «una città 4.0 e non 0.4 come per il sistema fieristico che fattura 15 milioni quando nel 2015 Milano ha fatto 20 volte tanto, Bologna 8 volte e le prime strutture italiane sono tutte sopra i 70 milioni... Stiamo trascinand­o la questione della governance ma terminate le due linee tramviarie i lavori alla Fortezza dovranno iniziare il giorno dopo». Sull’aeroporto Salvadori ha affermato: «Il carico infrastrut­turale su Sesto è davvero rilevante. E comprendia­mo le preoccupaz­ioni. È giusto farsene carico, anche attraverso rilevanti compensazi­oni ambientali che saranno gli amministra­tori locali ad indicare, ma poi partiamo» ed ha ricordato anche i problemi creati dalle sentenze dei Tar ed il rebus dei tempi della stazione sotterrane­a di Foster dell’Alta Velocità ferroviari, come la necessità di rilanciare il Teatro dell’Opera.

Nardella dal palco ha lanciato «quattro sfide a Confindust­ria: gli interventi edilizi, un’accelerazi­one sulla termovalor­izzazione dei rifiuti, la lotta alla rendita e tavoli congiunti», mentre Rossi ha spiegato che «sul tema di Industria 4.0 istituzion­i, sindacati e rappresent­anze degli imprendito­ri devono discuterne gli effetti sull’occupazion­e». «Dobbiamo recuperare lo spirito di unità del dopoguerra, per dare certezza al futuro dell’Italia — ha concluso Boccia — Da Firenze deve ripartire il nuovo Rinascimen­to italiano ed europeo. Abbiamo tutte le potenziali­tà per farlo».

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 ??  ?? Il presidente degli industrial­i fiorentini Luigi Salvadori
Il presidente degli industrial­i fiorentini Luigi Salvadori
 ??  ?? L’invasione del turismo «ciabattone»
L’invasione del turismo «ciabattone»
 ??  ?? Il bypass del Galluzzo (inaugurato però dopo 25 anni)
Il bypass del Galluzzo (inaugurato però dopo 25 anni)
 ??  ?? L’incubatore Murate Idea Park
L’incubatore Murate Idea Park
 ??  ?? Il nuovo Teatro dell’Opera
Il nuovo Teatro dell’Opera
 ??  ?? La Scuola di Scienze Aziendali
La Scuola di Scienze Aziendali
 ??  ?? Il polo fieristico alla Fortezza
Il polo fieristico alla Fortezza
 ??  ?? L’Alta velocità ancora in attesa
L’Alta velocità ancora in attesa

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