Corriere Fiorentino

Annalisa che resiste in via Roma «Io pago, e qui entra chiunque»

Residenti, negozianti e pure risciò. Tutti d’accordo: servono regole

- G.G.

L’illusione del centro pedonale. Taxi, Ncc, camion e furgoni per il trasporto merci, auto col pass disabili, furbetti che approfitta­no degli scarsi controlli. Nelle strade lastricate del quadrilate­ro d’oro ci sono code, ingorghi, parcheggi in doppia fila. Come raccontato ieri dal

Corriere Fiorentino, di pedonale non resta più nulla. Ma come la vedono i protagonis­ti? Residenti, commercian­ti, Ncc e popolo dei risciò, pur da prospettiv­e diverse, hanno tutti un punto in comune: la regolament­azione è necessaria.

La residente

«Tra turisti, auto e risciò non riesco neppure ad andare in bici». Annalisa abita in via Roma, è tra i pochissimi superstiti nel quadrilate­ro d’oro. E vive l’invasione delle auto come una beffa: «Per parcheggia­re devo pagare un garage in piazza Madonna, ma in compenso qui in via Roma entra chiunque. E siccome faccio il medico, e il mio parcheggio alle due di notte chiude, ho chiesto un permesso per poter parcheggia­re l’auto vicino a casa quando sono in reperibili­tà. Dal Comune mi hanno risposto che i permessi li concedono per altre necessità. Così quando mi chiamano di notte, vado a Careggi in taxi». Il viavai non è solo di giorno: «Qui ci sono grandi negozi, che hanno bisogno di allestimen­ti importanti — dice Annalisa — Capita molto spesso che di notte ci siano camion, furgoni e operai. Tutto autorizzat­o, ma non c’è tregua».

Il commercian­te

Una bella strada tutta pedonale sarebbe il sogno di Aldo Rizzi, direttore dello storico Caffè Gilli, con le sue vetrine piene di dolci e caramelle. «Ma bisogna fare i conti con la realtà — spiega — Tutti i grandi alberghi del mondo hanno un servizio autista a noleggio. E i negozi hanno bisogno di rifornimen­ti. La pedonalizz­azione sarebbe bella, ma impercorri­bile». Per il direttore di Gilli, però, si potrebbe alleggerir­e la morsa del traffico: «Perché il travaso di carta e cartone dai camioncini al camion grande viene fatto in piazza Repubblica? Perché gli Ncc scaricano qui le comitive che arrivano dalle crociere o dai grandi alberghi fuori porta? Se a tutto questo aggiungiam­o risciò, venditori abusivi e mimi, non c’è più un metro quadro libero».

«Firenze è una città piccola, basta pochissimo a ingolfare una strada — spiega Carlo Rosati, titolare del noleggio con conducente Tuscan Tours — E in centro si dovrebbe sfrondare qualcosa». Nel quadrilate­ro d’oro, molti Ncc restano parcheggia­ti a lungo, anche per ore, e contribuis­cono a ingolfare il passaggio. Rosati afferma: «Purtroppo è inevitabil­e e non dipende da noi. Noi arriviamo 15 minuti prima dell’appuntamen­to. Ma molti clienti ci fanno aspettare tanto. Gli arabi, soprattutt­o, arrivano anche dopo un’ora e mezzo. E noi non possiamo andarcene, anche perché i concierge degli alberghi si rifiutano di fare da tramite e di avvertirci quando è il momento giusto per arrivare davanti all’ingresso».

Sul fronte del trasporto, ci sono finestre aperte per il carico e scarico merci la mattina presto e nel tardo pomeriggio. Ma i camion che arrivano in via Roma, Calimala, via Calzaioli compaiono a qualsiasi ora. Alcuni grandi vettori ricorrono ai mezzi elettrici per evitare i divieti. Ma in tanti approfitta­no degli scarsi controlli per entrare anche in tarda mattinata, all’ora di pranzo e nel primo pomeriggio. Per i pochi vigili in strada è ancora più difficile controllar­e chi arriva col pass disabili (sono tantissimi), perché chi viene pizzicato senza disabile a bordo può sempre giustifica­rsi dicendo di averlo appena scaricato.

 Il direttore di Gilli Perché il travaso di carta e cartone dai camioncini al camion grande viene fatto in piazza della Repubblica? Perché gli Ncc scaricano qui le comitive che arrivano dalle crociere o dai grandi alberghi fuori porta?

Il Duomo e piazza Repubblica, poi, fanno da stazione per i risciò (a pedali e elettrici). Palazzo Vecchio ha annunciato che entro l’estate bandirà i risciò dalle principali strade e piazze del centro storico: «Una regolament­azione è necessaria, siamo troppi — dice Pamela Alessandra Bernardi di Eco City Tour — Ma passare di punto in bianco al divieto assoluto non ha senso. Non siamo tutti uguali». Bernardi spiega che la Eco City Tour lavora solo con guide con il patentino, fa percorsi prestabili­ti, ha servizi e prezzi trasparent­i, rispetta il codice della strada. «E invece ci sono persone che improvvisa­no questo mestiere, girano con la musica alta, imboccano le strade contromano, fanno servizio taxi occulto. E a causa loro rischiamo di rimetterci tutti».

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