I primi «Fochi» con il metal detector
San Giovanni: lungarni a numero chiuso, stop a vetro e lattine dalle 18. La mappa dei divieti
La Fondazione Crf raddoppierà la cifra del crowdfunding: finora sono 7 mila euro
Saranno i primi «Fochi» a numero chiuso. E chi riuscirà a entrare sui lungarni potrà portare con sé soltanto bottiglie di plastica, e senza tappo. Converrà partire con un certo anticipo: saranno solo quattro gli accessi, posizionati all’inizio di lungarno della Zecca, lungarno delle Grazie, lungarno Cellini e lungarno Serristori. Qui, oltre al personale della Protezione civile, ci saranno anche le forze dell’ordine a controllare zaini e ingressi con il metal detector. Una squadra di volontari sarà adibita al conteggio degli spettatori: arrivati al limite, 20 mila persone — per i lungarni delle Grazie e della Zecca Vecchia, 8 mila persone, le altre 12 mila tra lungarno Serristori e Cellini — scatterà lo stop agli ingressi. Le uniche deroghe sono previste per residenti e ospiti degli hotel muniti di carta d’identità. A tutti coloro che andranno a vedere i «Fochi», verranno consegnate cartine con le vie di fuga, che saranno nove in tutto.
Resta il divieto di portare bottiglie di vetro e lattine, nell’ordinanza emanata seguendo le indicazioni anti terrorismo del capo della polizia Franco Gabrielli, ma dalle 18 fino alle 24 ne sarà vietata anche la vendita. E, ovviamente, permane il divieto anche di portare fuochi d’artificio e petardi — per evitare il rischio che le esplosioni possano scatenare ondate di panico. Come sempre, restano anche i divieti di circolazione: dalle 13,30 sui lungarni delle Grazie e della Zecca Vecchia. La gran parte delle chiusure prenderanno il via dalle 20, cioè tutti i lungarni tra Ponte alle Grazie e Ponte San Niccolò sulle due sponde, ma anche Ponte alle Grazie sarà off limits per ospitare il centro operativo della Protezione civile. E poi, molte deviazioni e divieti da Borgo Santa Croce a piazza Piave. Sempre dalle 20 chiusi anche i viali dei colli da piazza Ferrucci (esclusa) a piazzale Galilei (esclusa), via dei Bastioni, via Marsuppini, via Monte alle Croci. Cartine e deviazioni Ataf su www.comune.fi.it e www.ataf.net.
Nonostante i disagi di quest’anno, i fiorentini non smettono di sostenere i loro «Fochi». L’appello lanciato dalla Società di San Giovanni Battista per sostenere lo spettacolo pirotecnico è stato accolto: con la campagna di crowdfunding, attiva sul sito Ulule (fino al 30 giugno) con lo slogan «Io sto con i fochi», sono stati raccolti finora oltre 7 mila euro (l’obiettivo era 5 mila), che serviranno per coprire una parte dei costi per lo show, in totale circa 80 mila euro. Un aiuto in più inoltre arriva dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, da sempre determinante sostenitrice delle attività della Società di San Giovanni Battista, che organizza i fuochi d’artificio del 24 giugno dal 1796: «In occasione del venticinquesimo anniversario della nostra Fondazione, abbiamo deciso di raddoppiare la somma che sarà raccolta dal crowdfunding — annuncia il direttore generale Gabriele Gori —La Fondazione dimostra ancora una volta la sua grande attenzione per il territorio di Firenze e la sua cultura e tradizione e conferma di privilegiare lo strumento del crowdfunding quale mezzo innovativo per raccogliere fondi coinvolgendo la comunità».
«Ringraziamo moltissimo la Fondazione — osserva il presidente della San Giovanni Franco Puccioni — per questo ulteriore gesto di grande generosità verso tutti i fiorentini. Ricordo che c’è tempo fino alle 23,59 del 30 giugno per supportare i “Fochi” con una donazione che ora, grazie alla Fondazione Crf, avrà un valore doppio».