Corriere Fiorentino

Il Festival Puccini rende omaggio alla Francia

Cinque opere, i cento anni della «Rondine» e tra gli ospiti l’Orchestra di Nizza

- Valeria Ronzani

Vive la France! Pare essere questo il motto scelto per l’edizione numero 63 del Festival Puccini di Torre del Lago. Che va a inaugurare il 14 luglio con una nuova produzione di Turandot, per la regia di Alfonso Signorini. A cui, il giorno successivo, segue un’altra nuova produzione di quella che è forse l’opera meno frequentat­a del compositor­e, La rondine. Che compie in questo 2017 cento anni. La prima andò in scena infatti a Montecarlo il 27 marzo 1917. Grande successo ma gestazione e vita travagliat­a. Fu il Carltheate­r di Vienna che commission­ò a Puccini quella che doveva essere un’operetta e che così non è stata. Anche se tutta la vicenda è soffusa di ironia e leggerezza (si sta uscendo dalla Grande Guerra), abbondano i balli, non solo valzer, a cui Puccini tributa una vera apoteosi, ma tutte quelle danze celebri negli Stati Uniti e che si stavano affermando anche in Europa, soprattutt­o in Francia. A testimonia­re di come il «sor Giacomo» fosse sempre aggiornati­ssimo su ogni brezza che soffiava nel vecchio continente. Un omaggio a Strauss e alla sua Fledermaus, ma c’è pure un po’ di Traviata e un po’ di Sapho di Massenet. Sul podio la giovane e lanciatiss­ima lucchese Il maestro Alberto Veronesi, presidente della Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago Beatrice Venezi, già apprezzata lo scorso anno. Magda sarà una certezza come Donata D’Annunzio Lombardi. Plamen Kartaloff firma lo spettacolo. La Bohéme il 21, 28 luglio, 11 agosto riproporrà il pluripremi­ato, poetico allestimen­to di Maurizio Scaparro, mentre Tosca, 29 luglio, 10 e 19 agosto, è quella firmata da Enrico Vanzina.

A proposito di Francia, il Festival ospiterà il 22 luglio l’Orchestra dell’Opera di Nizza, a un anno dall’orribile attentato della Promenade des Anglais. Sul podio Gyrivanyi Rath Gyorgy, un appuntamen­to in collaboraz­ione con la Ville de Nice e il Teatro dell’Opera di Nizza e con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia. Saranno presenti i sindaci di Viareggio e di Nizza. Ma ci saranno altri ospiti illustri a proporre in cartellone alcuni fra i titoli più amati dal pubblico. Ben 190 persone del China National opera House di Pechino caleranno dalla capitale del celeste impero a proporre il loro allestimen­to di Madama Butterfly, che dopo il successo ottenuto nel 2015 con Turandot, sta veleggiand­o verso il sold out. Da Mosca, per la prima volta in Italia, guidati da un grande direttore come Jan Latham Koenig, il 29 e 30 agosto Sul podio Beatrice Venezi, direttore principale ospite del Festival Puccini, dirigerà «La Rondine», nell’anno del centenario arriva il Novaya Opera, che con i suoi 220 artisti tra orchestra, coro, cantanti e tecnici, metterà in scena altri due capolavori di ambiente francese, Bohème (il 30) e Traviata (il 29). Inoltre il 27 agosto lo stesso Koenig siederà al piano dell’auditorium Enrico Caruso per l’esecuzione de La voix humane, di Francis Poulenc, su testo di Jan Cocteau.

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