SIENA IN 3D LUCI SOTTO IL DUOMO
Viaggio nell’arte e nella storia per riscoprire l’Oratorio di San Giovannino «Riportiamo alla memoria un pezzo di città rimasto nell’ombra» Installazioni permanenti anche nel Complesso di Santa Maria della Scala
In vetrina ci sono i gioielli più luccicanti. Siena si immerge nel periodo estivo, offrendo al pubblico una prospettiva nuova dei luoghi simbolo: il Duomo e il Santa Maria della Scala. Riuniti nel cartellone di eventi «L’acropoli di Siena». Una doppia panoramica che permette di riscoprire le radici storiche e culturali della città. Da una parte la cattedrale, con l’inaugurazione del percorso dell’Oratorio di San Giovannino, Divina Bellezza – Sotto il Duomo, percorsi di Luce (12 euro il biglietto d’ingresso inclusa la visita del battistero); dall’altra, il complesso museale, con quattro installazioni permanenti di videomapping 3d (con audio multilingua) a formare l’itinerario Nello spazio e nel tempo. Chiusa per decenni, la parrocchia viene riaperta in occasione del settecentesimo anniversario dell’ampliamento del Duomo e valorizzata da un tracciato sotterraneo. Il tragitto inizia dal battistero e si conclude nel cantiere dell’Oratorio, passando per i luoghi interessati dalla modifiche della basilica. Al termine è proiettato lo spettacolo messo in scena negli ultimi due anni in piazza Jacopo della Quercia. La ristrutturazione di San Giovannino sarà completata nel periodo invernale e si concentrerà anche sul recupero delle opere presenti, come il coro ligneo, già oggetto dell’intervento di restauro. «L’obiettivo – ha spiegato Don Andrea Bechi, Vicerettore dell’Opera del Duomo – è riportare alla memoria un pezzo di città rimasta nell’ombra». Per quanto riguarda l’antico spedale, il circuito è articolato in quattro tappe. La prima, collocata sulla parete esterna della Sacrestia Vecchia, racconta le fasi di costruzione del Santa Maria. Dalla creazione dei pellegrinai alla realizzazione della strada interna, fino agli ultimi allestimenti museali. All’ingresso del granaio è posizionata la seconda, dedicata alla Fonte Gaia di Jacopo della Quercia: oggi in parte conservata all’interno del complesso ma fino al 1859, quando fu sostituita con una copia di Tito Sarrocchi, presente in Piazza del Campo. Il percorso prosegue nei magaz-