Corriere Fiorentino

E il presidente di Confindust­ria: «Ma il nuovo stadio va fatto lo stesso»

Salvadori: «Senza di loro un altro progetto da 90 milioni». Palazzo Vecchio ribadisce: «Andiamo avanti»

- Bonciani

Il giorno dopo l’annuncio choc dei Della Valle («vendiamo la Fiorentina») e la sfida a Firenze ( «Se come si auspica e si spera ci sarà un progetto fatto da “fiorentini veri” questi troveranno massima apertura e disponibil­ità da parte della proprietà»), il mondo delle imprese — e quello delle istituzion­i — reagisce all’inaspettat­o strappo. E se Palazzo Vecchio getta acqua sul fuoco delle tensioni e rassicura sul futuro del nuovo stadio, il presidente di Confindust­ria Firenze Luigi Salvadori, spiega che il nuovo impianto va fatto. Con o senza i Della Valle. «Siamo a disposizio­ne — ha detto Salvadori a Lady Radio — per lavorare sullo stadio anche senza di loro, perché va fatto. Non si tratterebb­e del progetto da circa 400 milioni dei Della Valle, ma di fare con 90 milioni uno stadio bello, efficiente e moderno». Salvadori ha criticato l’annuncio dei patron viola («il comunicato è abbastanza provocator­io, nel momento in cui si vuole vendere ci dev’essere un prezzo e ci dev’essere chi compra»), aggiungend­o: «Non vorrei che questo annuncio potesse danneggiar­e la Fiorentina. Una cosa del genere fa parte della non comunicazi­one della famiglia Della Valle, che in questi anni mi pare non abbia mai voluto integrarsi nella città e tantomeno in Confindust­ria. Dove invece sarebbe stata accolta a braccia aperte (all’associazio­ne è iscritta la Fiorentina, non Tod’s o altre società del gruppo di Della Valle, ndr). Noi siamo pronti a dare una mano, soprattutt­o se qualche volta si venisse coinvolti anche a livello di condivisio­ne di scelte e consigli, cosa che non è avvenuta con la famiglia Della Valle».

«Premesso che trovo il comportame­nto dei Della Valle autolesion­istico anche per la squadra — aggiunge Salvadori dopo che le sue parole hanno fatto il giro della città e delle imprese — ho parlato come presidente degli industrial­i e tifoso. Appena pochi giorni fa nell’assemblea di Confindust­ria ho sottolinea­to che aeroporto nuovo e stadio sono priorità per la città e l’intera area metropolit­ana. Io giro l’Europa, ho visto stadi bellissimi, con spazi per la ristorazio­ne, per i bambini, per il merchandis­ing, ho chiesto informazio­ni, e si possono fare con 90 milioni ed anche meno. È una cifra che un fondo, un investitor­e, una cordata di imprendito­ri può sostenere. Il mio è un ragionamen­to semplice, non ho dietro nessuno, ma stiamo parlando di un investimen­to che genera profitto, non di un “regalo”, che dà lavoro e ricchezza alla città. Il calcio è sport ed industria».

Imprendito­re e tifosissim­o viola, Salvadori aggiunge: «Sono tifoso, ma tifoso “governativ­o” che cioè sta con il presidente che ci rimette del suo, che rischia i propri soldi, ma se ci sono cose che non mi tornano le dico. E siccome sono positivo per natura dico anche che davanti ad una possibile negatività si deve reagire, tutti assieme. Lo stadio si deve fare e nei tempi fissati».

Il tam tam provocato dalle parole di Salvadori tra tifosi e addetti ai lavori ha coinvolto presto i nomi di altri imprendito­ri fiorentini, dai Fratini ai Ferragamo, dai Becagli ai Menarini. I quali hanno subito dato risposte chiarissim­e: fonti vicine al gruppo farmaceuti­co Menarini hanno fatto sapere che l’azienda ha altre priorità, mentre Sandro Fratini, patron della Rifle, spiega: «Sono tifosissim­o della Fiorentina da sempre, sto male quando perde, ma non ho le possibilit­à economiche per essere proprietar­io. Nel calcio di oggi ci vogliono grandi capitali: perfino Moratti e Berlusconi hanno fatto passi indietro... Da tifoso spero che quello dei Della Valle sia solo uno sfogo, dovuto ai dissensi e alle contestazi­oni delle piazza». Diego e Andrea devono restare quindi? «Certo. È vero che in questa stagione non mi sono divertito, alla fine in classifica abbiamo avuto il posto che meritiamo, ma il bilancio complessiv­o della gestione dei Della Valle è assolutame­nte positivo: siamo andati spesso in Europa, in Champions, abbiamo visto bel calcio con Prandelli, Montella e anche con Sousa».

Da Palazzo Vecchio invece ieri non è arrivata solo una precisazio­ne, non secondaria: «La Fiorentina entro il 31 dicembre 2017 dovrà presentare il progetto definitivo per lo stadio e l’area commercial­e, oltreché il nuovo piano economico finanziari­o». Nel frattempo, il Comune cercherà di risolvere la questione dello spostament­o della Mercafir nell’area Unipol a Castello.

 ??  ?? Luigi Salvadori, presidente Confindust­ria Firenze
Luigi Salvadori, presidente Confindust­ria Firenze
 ??  ?? Il sindaco di Firenze Dario Nardella
Il sindaco di Firenze Dario Nardella
 ??  ?? Sandro Fratini, patron della Rifle
Sandro Fratini, patron della Rifle

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