Corriere Fiorentino

Carrara, le idee che hanno in testa i nuovi assessori

La giunta Cinquestel­le: un ingegnere, la nipote di un partigiano bianco e un Trivelli per le cave...

- Giulio Gori

Un ingegnere ai lavori pubblici, un’avvocatess­a nipote di un partigiano bianco al sociale, una curatrice di mostre alla cultura. E un Trivelli (Alessandro) per la delega alle cave. La nuova giunta Cinquestel­le di Carrara si presenta.

Una curatrice di mostre, un ingegnere e la nipote di un partigiano bianco. E un Trivelli — Alessandro — a occuparsi di cave di marmo. La nuova giunta Cinquestel­le di Carrara in gran parte c’è già, perché il neo-sindaco Francesco De Pasquale l’ha annunciata durante la campagna elettorale, dopo classica (per i grillini) selezione sulla base dei curriculum.

Il nocciolo duro della giunta è composto dagli assessori grillini Andrea Raggi e Matteo Martinelli, le scelte interne al Movimento. Il primo è un ingegnere di 44 anni, che ha un’azienda che vende all’estero alta tecnologia. È esperto di marketing e, più che indire appalti, si farà portavoce degli ambientali­sti locali sul progetto della Regione sulla messa in sicurezza del Carrione (che prevede l’abbattimen­to di alcuni ponti). Martinelli (nel 2006 fu tra i fondatori del primo meet up di Carrara) si candidò a sindaco 5 anni fa. Oggi ha 39 anni, fa il commercial­ista revisore e, dopo quella in economia, sta prendendo una seconda laurea in scienze delle pubbliche amministra­zioni. Così, non poteva che essere assegnato al bilancio: «Ma anch’io, come tutti, ho mandato il curriculum», assicura. Dovrà rimettere a posto i conti del Comune. Così il primo obiettivo sarà aumentare le entrate: «Sul fronte delle cave alcune aziende non pagavano quanto dovevano al Comune in termini di tributi e l’amministra­zione non ha fatto abbastanza per esigere quelle somme. Così sono capitati casi in cui, con un milione di euro da avere, l’azienda è fallita e al Comune sono finiti solo 50 mila euro. Questo sistema finirà». Sulle cave, l’avvocato Trivelli avrà una delega ad hoc. Non è grillino, è un «tecnico». Ed è anche molto abbottonat­o: «Per le linee politiche del mio mandato

 L’assessore al bilancio Matteo Martinelli, commercial­ista di 39 anni, è stato tra i fondatori del primo meet up della città

chiedete al sindaco», dice. Si limita a parlare di metodo: «Dobbiamo fare il nuovo regolament­o sugli agri marmiferi. Ascolterem­o tutti i gruppi di interesse, compresi sindacati e associazio­ni ambientali­ste». Una frase sibillina per rivelare che il M5S punterà sulla sicurezza sul lavoro e sulla riduzione della marmettola nei corsi d’acqua. Anna Galleni, 46 anni, nella vita fa l’avvocato: lei avrà la delega al sociale. Non è grillina, viene da una famiglia targata Dc e suo nonno Giuseppe fu partigiano del Partito Popolare: «Ho una sensibilit­à di sinistra», dice di sé. E cosa farà? «C’è da risanare il bilancio, per questo nei primi anni il sociale avrà poche risorse. Ma lavoreremo tutti assieme, ascolterem­o anche i dipendenti del Comune, loro conoscono i problemi della macchina amministra­tiva. E tra l’altro lavorano al caldo d’estate, al gelo d’inverno e con le bacinelle

 L’assessora alla cultura Federica Forti, 34 anni, curatrice di mostre, vuole un servizio di navette tra cave, città e mare per i turisti

sotto i termosifon­i che gocciolano». Federica Forti, 34 anni, invece ha una laurea specialist­ica in museologia ed è curatrice di mostre ed eventi. Ha lavorato a Roma con l’Accademia di Spagna e la Galleria Nazionale di Arte Moderna. A lei toccherann­o cultura e turismo. Sulla prima, vuole promuovere i giovani artisti emergenti, oltre a mettere mano alla promozione, ai siti web e all’allestimen­to dei musei. Ma la novità più importante è sul turismo: «Ho in mente un sistema di navette, pubbliche e frequenti, che colleghino le cave alla città e poi alla stazione e al mare. Dalla montagna alla costa. Oggi, il turismo si fa solo con i pullman privati che portano i visitatori alle cave senza alcuna ricaduta sulla città e sulla costa. Le cave devono diventare un’opportunit­à per far crescere tutti».

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