Corriere Fiorentino

La Toscana in C, derby e ansie

Record di squadre della nostra regione nell’ex Lega Pro, ma molte hanno seri problemi societari A Prato si prospetta un ritorno di Toccafondi, Spinelli ha detto no alla vendita del Livorno. Solo il Pisa punta in alto

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Grande è la confusione sotto il cielo della serie C, che vedrà al via un numero record di squadre toscane: dieci, a meno di sorprese. In positivo o in negativo. L’incertezza infatti regna sovrana, a livello societario e dunque anche tecnico. Con una prossima stagione che si preannunci­a piena di incognite

Il Livorno alla fine riparte (per ora) da Spinelli: la trattativa per la cessione del club ad un fondo inglese è sfumata al momento del dunque. Gli amaranto ricomincer­anno con la probabile promozione di Marco Nappi, allenatore della Beretti campione d’Italia, alla guida di una squadra di giovani. Nell’anno del ritorno del derby prospettiv­e più bellicose per il Pisa: tornare immediatam­ente in serie B è il diktat del presidente Giuseppe Corrado, che dopo aver scelto Carmine Gautieiri in panchina non sta badando a spese.

Anche ad Arezzo è saltato il passaggio di mano della società, come ha spiegato in conferenza stampa il patron Mauro Ferretti che pagherà in ritardo gli stipendi (1 punto di penalizzaz­ione in arrivo) ma ha garantito l’iscrizione al campionato entro il 30 giugno. La priorità al momento, del tecnico se ne riparlerà a tempo debito. Come a Prato, dove è pronto il salvagente Toccafondi Aldo Spinelli presidente del Livorno che sembra in procinto di riprendere il timone: martedì prossimo l’assemblea annuale di Orgoglio Pratese, il trust di sponsor e tifosi che era riuscito a prendere il controllo del club, potrebbe mettere fine all’esperiment­o dell’azionariat­o diffuso dopo una stagione sofferta. I soci locali hanno evitato

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