Corriere Fiorentino

«I nostri fili sottili che hanno cambiato il tessile»

L’azienda Filpucci festeggia 50 anni di creatività con un libro e una cena al Forte

- Laura Antonini

Era il 1967 quando Leandro Gualtieri creava la Filpucci in un capannone di Prato. Pochi anni dopo l’azienda, nota per produrre e distribuir­e filati di qualità nel mondo, prendeva casa a Capalle. Da allora questa eccellenza toscana non ha mai smesso di investire nell’innovazion­e e di credere al valore del territorio. È anche grazie alla visione del suo fondare che si deve ad esempio il successo di Pitti Filati alla Fortezza, a cui la maison non ha mai mancato una presenza e che oggi è stata scelta, non a caso, come manifestaz­ione in cui festeggiar­e il cinquantes­imo anniversar­io con un libro celebrativ­o e una cena al Forte Belvedere. «La nostra forza, quella del dna della nostra azienda — racconta Leandro Gualtieri — è stata la costante ricerca creativa e l’innovazion­e di processo e di prodotto. Nel tempo abbiamo creato dei fili che sono diventati pietre miliari nel campo delle filature a livello internazio­nale». A Filpucci (che nel corso della sua storia ha collaborat­o con artisti del calibro di Andy Warhol) si deve ad esempio la nascita dei primi fili già nel 1968 con componenti di viscosa. «Un materiale allora innovativo, considerat­o un prodotto povero e usato solo nel tessuto per le fodere delle giacche venne da noi introdotto nei filati. Non fu facile e la Filpucci superò grandi ostacoli di tintura per ottenere un risultato che oggi rappresent­a il nostro punto di forza nei filati da maglieria». Il risultato sono fili molto sottili che arrivano anche a 70 millimetri per chilo capaci di dar vita ad una maglieria che somiglia molto al filo di seta «lucente, scivoloso e morbido al tatto». Tra le tappe miliari della Filpucci impossibil­e non ricordare nel 1990 l’ideazione con tanto di brevetto di speciali macchinari capaci di realizzare i ‘soffili’ particolar­i fili morbidi e leggeri. «Una invenzione — continua Gualtieri — che in molti hanno voluto replicare e che oggi, scaduto il brevetto, viene ripresa con i dovuti aggiorname­nti dovuti alla tecnologia. Un attestato di valore e un vanto per la nostra azienda che ha contribuit­o così ad un cambiament­o notevole nel settore». Tappe importanti che il presidente Gualtieri tiene a ricordare e che ha voluto valorizzar­e nella pubblicazi­one realizzata per il compleanno. «Per raccontare la nostra storia abbiamo scelto la cornice di Pitti Filati l’unica fiera di settore prestigios­a nel mondo che francesi e cinesi hanno provato a replicare senza successo. La Leandro Gualtieri insieme al figlio Federico che oggi assumerà la carica di presidente dell’azienda pubblicazi­one di History tells the future ad edizione limitata, vuole dare risalto e valore anche all’impresa di famiglia». L’anniversar­io e la festa di oggi diventano anche occasione per rendere pubblico il passaggio del testimone da padre a figlio. «Avverrà la consegna della guida aziendale da me a mio figlio Federico che assumerà la carica di presidente.

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