Dal barocco a Beethoven, un anno con l’Ort
Concerti al Verdi ma anche nelle Ville Medicee. E l’omaggio di Rustioni a Tacchi
«È stato un anno terribile: le difficoltà legate alla crisi finanziaria, l’improvvisa e dolorosa scomparsa di Andrea Tacchi, una figura di riferimento per l’Orchestra della Toscana. Ora si sta concludendo. È stato firmato un nuovo contratto integrativo e il Ministero ci ha premiati riconoscendoci come migliore Istituzione Concertistica Orchestrale in Italia. La nostra forza principale è stata nel clima di collaborazione e solidarietà che si è creato fra il personale e i musicisti (tutti si sono tagliati lo stipendio, caso unico in Italia ndr)».
Sono le parole cariche di fiducia di Maurizio Frittelli, presidente della Fondazione Ort, durante la presentazione della nuova stagione concertistica. Accanto a lui, siedono il direttore artistico Giorgio Battistelli e il direttore principale Daniele Rustioni (entrambi riconfermati fino al 2020), la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi. «L’Ort svolge un ruolo assai importante nel diffondere la musica sul territorio toscano», dice Monica Barni, mentre Cristina Giachi sottolinea il valore civico della diffusione della cultura musicale: «perché la cultura non è puro abbellimento, ma è uno dei fondamenti della coscienza civile di ogni cittadino».
Al Verdi, l’Ort e Rustioni hanno appena iniziato a registrare un cd (Sony) dedicato ad Alfredo Casella (Paganiniana e il raro Concerto per archi, pianoforte, timpani e batteria op. 69): un documento importante della meritoria attenzione di Battistelli a un Novecento storico italiano spesso snobbato. «L’Ort è un’orchestra affamata di nuova musica, come dice anche il nuovo programma, ad ampio respiro», dice Rustioni, annunciando anche che il 17 settembre si terrà un concerto speciale per ricordare Andrea Tacchi. Ed eccolo il programma, concerti in stagione (28 ottobre-17 maggio, www.orchestradellatoscana.it), percorsi barocchi nelle ville medicee, il tutto a disegnare l’avvio ben variegato di un progetto pluriennale che ha una tappa ben precisa: i festeggiamenti per i 40 anni dell’Ort, nel 2020. Battistelli ha creato una vera e propria mappa musicale, una «costellazione» la chiama, dove «ciascuno può tracciare il suo percorso». Ci sono i grandi classici (Beethoven con Rustioni, Mozart con Michele Campanella pianista e concertatore), la prima volta con l’Ort di Federico Maria Sardelli, Nicola Piovani che dirige le sue musiche, Francesca Dego per il raro Concerto per violino di Wolf-Ferrari e Beatrice Rana nel Concerto n. 1 per pianoforte di Brahms. Ma da evidenziare è anche l’attività di formazione che da anni l’Ort porta avanti (con il sostegno della Fondazione CR Firenze) con iniziative per i più giovani. E Battistelli annuncia ora anche altri progetti di didattica musicale elaborati dagli stessi musicisti dell’Ort: «perché bisogna produrre pensieri, non basta produrre concerti».
Il progetto L’orchestra in questi giorni sta registrando un cd dedicato ad Alfredo Casella