Corriere Fiorentino

Maxi bus rossi, scontro sui percorsi con il Comune

L’azienda accusa: mai risposto alle nostre 4 proposte. L’assessore: irricevibi­li, volete solo più corse

- Antonio Passanese

Provocano ingorghi, si incastrano agli incroci, sfiorano marciapied­i e muri, passano accanto alle finestre dei residenti che si sentono violati nel privato. Parliamo dei famigerati mammut rossi, gli autobus a due piani che scorrazzan­o in centro carichi di turisti, vissuti come una croce di abita nel centro storico di Firenze e in particolar­e in Oltrarno. La City Sightseein­g, proprietar­ia dei pullman, ieri — durante una conferenza stampa indetta per presentare i nuovi percorsi e per annunciare i collegamen­ti con le ville medicee e con il museo di Doccia (una volta che sarà aperto e fruibile) — ha accusato Palazzo Vecchio di non aver preso in consideraz­ione neanche una delle 4 proposte per sostituire i «mammut» con bussini elettrici. «Se il Comune ci dà l’ok — hanno detto il presidente Fabio Maddii e il socio di maggioranz­a (e presidente di Ataf) Stefano Bonora — dalla prossima stagione lasceremo i grandi bus rossi fuori dalla cerchia delle mura di Firenze e porteremo in centro mezzi più piccoli (tipo quelli che vengono già usati a Napoli, ndr). Siamo pronti a investire 750 mila euro ma l’amministra­zione nonostante i nostri continui solleciti non risponde».

Ma Palazzo Vecchio, che ha ritenuto «irrituale» lo sfogo dei due vertici di City Sightseein­g, ha ribattuto ufficialme­nte con un comunicato stampa per svelare «il bluff»: «Le vostre proposte sono incompatib­ili perché in cambio chiedete più corse e di passare in prossimità del duomo». È un braccio di ferro senza fine — come il contratto firmato ai tempi della giunta Domenici con la società che di fatto lega le mani a Palazzo Vecchio — che ieri ha toccato il suo «massimo storico». Tanto che l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti si è sentito in dovere di replicare personalme­nte per ribadire la versione ufficiale del Comune: «Di certe cose se ne discute attorno a un tavolo e non in una conferenza stampa, oltretutto senza nessuno del Comune che potesse ribattere. Il progetto che prevedeva l’utilizzo di mezzi di dimensioni ridotte in centro storico è fermo ma non per nostra responsabi­lità. È stata l’amministra­zione comunale a chiedere all’azienda di ridurre le dimensioni dei pullman soprattutt­o in Oltrarno sull’esempio di Napoli dove, in alcune zone del centro, vengono utilizzati mezzi più piccoli. Ma la City Sightseein­g, come contropart­ita, ha presentato delle proposte irricevibi­li e allo stesso tempo cambiando percorsi rispetto agli attuali in cui risultavan­o molto incrementa­ti i passaggi nel centro storico, per esempio in prossimità del Duomo».

Sta di fatto che, dopo aver appiccato il fuoco della polemica, Maddii e Bonora, in serata, hanno provato a ricucire lo strappo con piazza della Signoria facendo intendere che sono pronti a riprendere il dialogo: «Da parte nostra c’è la massima disponibil­ità a trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di tutti, soprattutt­o per risolvere la questione legata al passaggio in Oltrarno». «Ben vengano le navette — fa sapere infine l’assessore Giorgetti — ma se continuano a chiedere più corse la nostra risposta è no. In ogni caso incontriam­oci e parliamone».

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Un bussone in via Romana
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