Maxi bus rossi, scontro sui percorsi con il Comune
L’azienda accusa: mai risposto alle nostre 4 proposte. L’assessore: irricevibili, volete solo più corse
Provocano ingorghi, si incastrano agli incroci, sfiorano marciapiedi e muri, passano accanto alle finestre dei residenti che si sentono violati nel privato. Parliamo dei famigerati mammut rossi, gli autobus a due piani che scorrazzano in centro carichi di turisti, vissuti come una croce di abita nel centro storico di Firenze e in particolare in Oltrarno. La City Sightseeing, proprietaria dei pullman, ieri — durante una conferenza stampa indetta per presentare i nuovi percorsi e per annunciare i collegamenti con le ville medicee e con il museo di Doccia (una volta che sarà aperto e fruibile) — ha accusato Palazzo Vecchio di non aver preso in considerazione neanche una delle 4 proposte per sostituire i «mammut» con bussini elettrici. «Se il Comune ci dà l’ok — hanno detto il presidente Fabio Maddii e il socio di maggioranza (e presidente di Ataf) Stefano Bonora — dalla prossima stagione lasceremo i grandi bus rossi fuori dalla cerchia delle mura di Firenze e porteremo in centro mezzi più piccoli (tipo quelli che vengono già usati a Napoli, ndr). Siamo pronti a investire 750 mila euro ma l’amministrazione nonostante i nostri continui solleciti non risponde».
Ma Palazzo Vecchio, che ha ritenuto «irrituale» lo sfogo dei due vertici di City Sightseeing, ha ribattuto ufficialmente con un comunicato stampa per svelare «il bluff»: «Le vostre proposte sono incompatibili perché in cambio chiedete più corse e di passare in prossimità del duomo». È un braccio di ferro senza fine — come il contratto firmato ai tempi della giunta Domenici con la società che di fatto lega le mani a Palazzo Vecchio — che ieri ha toccato il suo «massimo storico». Tanto che l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti si è sentito in dovere di replicare personalmente per ribadire la versione ufficiale del Comune: «Di certe cose se ne discute attorno a un tavolo e non in una conferenza stampa, oltretutto senza nessuno del Comune che potesse ribattere. Il progetto che prevedeva l’utilizzo di mezzi di dimensioni ridotte in centro storico è fermo ma non per nostra responsabilità. È stata l’amministrazione comunale a chiedere all’azienda di ridurre le dimensioni dei pullman soprattutto in Oltrarno sull’esempio di Napoli dove, in alcune zone del centro, vengono utilizzati mezzi più piccoli. Ma la City Sightseeing, come contropartita, ha presentato delle proposte irricevibili e allo stesso tempo cambiando percorsi rispetto agli attuali in cui risultavano molto incrementati i passaggi nel centro storico, per esempio in prossimità del Duomo».
Sta di fatto che, dopo aver appiccato il fuoco della polemica, Maddii e Bonora, in serata, hanno provato a ricucire lo strappo con piazza della Signoria facendo intendere che sono pronti a riprendere il dialogo: «Da parte nostra c’è la massima disponibilità a trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di tutti, soprattutto per risolvere la questione legata al passaggio in Oltrarno». «Ben vengano le navette — fa sapere infine l’assessore Giorgetti — ma se continuano a chiedere più corse la nostra risposta è no. In ogni caso incontriamoci e parliamone».