Corriere Fiorentino

Migranti, lo stop dei sindaci A Firenze altri 600

La prefettura: vanno sistemati in città e in provincia. E da Lucca e Pistoia lo stop dei neoeletti

- Gori

Nel Pd è tensione sui migranti. «Aiutiamoli a casa loro», scrive il Pd su Facebook a nome di Matteo Renzi, prima di cancellare il post. E scoppia la polemica. Anche perché gli ultimi dodicimila stranieri sbarcati in Italia rischiano di far saltare il banco. Anche la Toscana, da molti dichiarata «satura» per i tanti richiedent­i asilo accolti, torna così a dover aprire le porte: solo tra Firenze e provincia, annuncia il prefetto Alessio Giuffrida, «ci sono seicento nuovi migranti che dovremo sistemare». Il prefetto fiorentino spiega anche che è in corso la discussion­e con i colleghi delle altre province toscane «per individuar­e un posto per il Cie», il nuovo centro regionale di identifica­zione ed espulsione degli irregolari voluto dal ministro dell’Interno Marco Minniti.

La notizia dei nuovi arrivi piove nel momento di massima tensione all’interno del Pd. Il segretario Matteo Renzi prima scrive su «Democratic­a», il nuovo organo online del partito (e poi il profilo Facebook del Pd condivide una card con le sue frasi): «Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierl­i, ripetiamoc­elo, ma abbiamo il dovere morale di aiutarli, e aiutarli davvero a casa loro». Poi, dopo le accuse (da destra e sinistra) di aver sposato la linea politica della Lega Nord di Matteo Salvini, il Pd cancella il post. Ma non le polemiche. «Oggi mi vergogno del Pd», tuona la consiglier­a comunale fiorentina Dem, Cecilia Pezza. Le fa eco Barbara Pollastrin­i, vice presidente nazionale del partito, che definisce le frasi di Renzi «incompatib­ili con la cultura del nostro partito». Intanto piovono le ironie da parte del Movimento Cinquestel­le («dicono che le nostre proposte sono da razziste e poi sono riprese pari pari») e di Salvini («chiacchier­ano e se ne vergognano»). Così il senatore lucchese Andrea Marcucci scende in campo per difendere il suo segretario: «I governi Renzi e Gentiloni hanno salvato centinaia di vite umane, stanno cercando di cambiare le regole in Europa e di valorizzar­e la cooperazio­ne con i paesi dell’Africa – dice – E la destra ha zero titoli per attaccare». E la presidente del consiglio comunale di Firenze, Caterina Biti: «Ciascuno di noi preferireb­be ricevere gli aiuti per non dover lasciare la propria famiglia e la propria terra. “Aiutarli a casa loro” è un grande gesto di “accoglienz­a”. Io la penso così». È poi lo stesso Renzi a precisare il significat­o delle sue parole: «Aiutiamoli a casa loro significa aumentare i denari per la cooperazio­ne internazio­nale, noi lo abbiamo fatto», spiega in un secondo tempo su Facebook. La spiegazion­e che aspettava Matteo Biffoni, renziano, sindaco di Prato e presidente dell’Anci toscana: «Il post su Facebook giustament­e è stato tolto spiegava male: l’immigrazio­ne non è un tema da slogan».

Ma per Firenze, la notizia dei nuovi migranti in arrivo rischia di far traboccare il vaso. Perché il Pd locale si era sì schierato per l’accoglienz­a, ma neppure un anno fa aveva dichiarato che il territorio aveva ormai raggiunto il limite: «La situazione delle strutture sui territori è ormai oltre la saturazion­e e l’apertura di ulteriori strutture genera complessit­à», aveva scritto il sindaco metropolit­ano Dario Nardella in una lettera inviata al prefetto il 26 ottobre scorso, una volta saputa la notizia dell’imminente arrivo di seicento profughi. Ora altri seicento. Così il coro del no all’accoglienz­a abbraccia gran parte degli amministra­tori toscani targati Pd: «Abbiamo raggiunto il limite», è il commento di ieri del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: la tensostrut­tura delle Tagliate è arrivata più volte al limite di tenuta. Nel Pisano, dopo che i migranti ospiti del centro La Tinaia di Cascina pochi giorni fa avevano protestato per i gravi problemi igienico sanitari della struttura, il segretario provincial­e del Pd, Massimilia­no Sonetti, aveva chiarito: «Non abbiamo intenzione alcuna di superare le quote Anci». Ai sindaci toscani di centrosini­stra, si unisce anche il neosindaco di centrodest­ra di Pistoia, Alessandro Tomasi: «Il Comune di Pistoia non è disponibil­e ad accogliere altri immigrati». Da parte del presidente della commission­e d’inchiesta parlamenta­re sul sistema di accoglienz­a dei migranti, il deputato pisano Federico Gelli, arriva una proposta che potrebbe lasciare strascichi: «Dotare ogni migrante di un braccialet­to elettronic­o che contiene i dati sanitari. E una campagna di vaccinazio­ne e prevenzion­e».

Renzi Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierl­i, ma quello di aiutarli E di aiutarli davvero a casa loro Gelli (Pd) Proporremo in Parlamento di dotarli di un braccialet­to elettronic­o con le informazio­ni sanitarie

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Il post del leader della Lega Nord Matteo Salvini in cui si ironizza sulle frasi di Matteo Renzi sui migranti. Sopra, la protesta dei profughi ospitati a «La Tinaia» di Cascina (Pisa) una settimana fa Proteste e polemiche social

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