«Troviamo i due nudi del selfie sul ponte» Patto vigili-consolato
Il comandante dei vigili incontra Wohlauer. Il caso in Procura per atti osceni, al setaccio i social network
Un patto tra Palazzo Vecchio e consolato Usa, per cercare di risalire all’identità dei due giovani dal marcato accento statunitense che, giovedì notte, si sono spogliati e hanno urinato davanti al Ponte Vecchio. Un oltraggio a Firenze, documentato dai due ragazzi, visibilmente ubriachi, con tanto di selfie, autoscatti fotografici che potrebbero essere stati pubblicati on line.
Ieri il nuovo comandante della polizia municipale, Alessandro Casale, ha incontrato il console Benjamin Wohlauer presso il quartier generale Usa in lungarno Vespucci. Durante il faccia a faccia, pur consapevole delle difficoltà dell’indagine, il vertice diplomatico ha assicurato al numero uno dei vigili piena collaborazione per tentare di identificare i due soggetti, protagonisti della oscenità documentata e denunciata dal Corriere Fiorentino.
«Troviamoli», è il senso dell’intesa siglata tra comandante e console.
I sistemi di sicurezza Usa sono tecnologicamente molto più avanzati rispetto a quelli italiani. È proprio grazie all’accesso a queste banche che gli inquirenti potrebbero sfruttare elementi utili per scovare i due ubriachi. Anche le tecnologie digitali per il riconoscimento facciale, seppur ancora non perfezionate, potrebbero L’immagine pubblicata dal Corriere Fiorentino, con i giovani nudi che urinano davanti al Ponte Vecchio fornire elementi decisivi. Intanto, gli uomini del nucleo investigativo della polizia municipale stanno raccogliendo ogni particolare utile. E oggi invieranno un rapporto in procura sul reato di otti osceni in luogo pubblico, procedi- mento al momento aperto contro ignoti.
A spingere al massimo i motori sono il sindaco Dario Nardella, furibondo per la ferita inferta a Firenze con quella foto oscena, e Federico Gianassi, assessore alla polizia municipale. Proprio quest’ultimo, ieri, è tornato sulla vicenda: «Prometto alla città che faremo tutto il possibile per individuare i colpevoli di questo scempio — riflette — I nostri agenti faranno del nostro meglio».
In queste ore anche la task force specializzata della polizia postale scenderà in campo, per dare man forte alla municipale. Intanto gli inquirenti stanno setacciando tutti i social media, per tentare di «beccare» una delle foto che i giovani ubriachi si sono scattati, per poi tentare risalire alle rispettive identità. Un incastro difficile, tra georeferenziazione e hashtag, le parole chiave che vengono utilizzate quando si pubblica una foto su Internet