Corriere Fiorentino

Niente nuovi soci, il trust di tifosi lascia E torna Toccafondi

- Filippo Baffa

Il sogno dell’azionariat­o popolare è durato lo spazio di dodici mesi a Prato: torna in sella la famiglia Toccafondi, dopo 37 anni al comando e ad uno soltanto di distanza dalla cessione del timone al trust di sponsor e tifosi «Orgoglio Pratese». Che prima di restituire le chiavi al vecchio proprietar­io ha tentato un ultimo disperato colpo di coda provando ad organizzar­e l’ingresso di un nuovo azionista di maggioranz­a, un gruppo rappresent­ato da Jacopo Corradi (fratello dell’ex calciatore Bernardo), che però si è tirato indietro. Ieri dunque il consiglio d’amministra­zione del club ne ha preso atto e si è dimesso, con l’assemblea dei soci che ha nominato quello nuovo: il presidente sarà nuovamente Paolo Toccafondi e il prossimo cda ratificher­à il suo ritorno dal 39 all’85% delle quote con Franco Tocci al 10% e «Orgoglio Pratese» (che era al 51%) a cui rimarrà un 5% di rappresent­anza. L’esperiment­o non ha funzionato soprattutt­o perché una parte della piazza non ha mai digerito la convivenza con Toccafondi, che in questa annata era rimasto amministra­tore delegato e socio di minoranza. Un’ombra ingombrant­e che alle prime difficoltà è stata rinfacciat­a al direttivo del trust e al presidente Nicola Radici, eletto la scorsa estate dall’assemblea di tifosi e sponsor: un inizio di campionato disastroso, l’esonero di Leonardo Acori e il richiamo di un allenatore, Roberto Malotti, l’anno prima in panchina con la vecchia gestione è bastata a scatenare la rottura con gli ultras che accusando il consorzio di sottostare ancora alle scelte dell’ex patron ne sono usciti. Lo strepitoso girone di ritorno con mister Francesco Monaco e la salvezza miracolosa non è bastata per riavvicina­re una parte di tifosi che ha continuato nel solco dell’ultimo decennio: contestazi­one a oltranza. «Orgoglio Pratese» ha capito che il modello a due anime non aveva futuro, ma senza la forza di andare avanti da solo: troppo impegnativ­o per un azionariat­o diffuso garantire impegni pluriennal­i. Da qui le trattative col gruppo di Corradi, che aveva già scelto Stefano Fiore come futuro ds. Ma dopo un mese e mezzo di contatti con il trust e un primo incontro (alla presenza dell’ex ad di «Orgoglio Pratese», Mirko Cecconi) con Paolo Toccafondi, pronto a cedere gratis un club senza un euro di debiti, gli acquirenti non se la sono sentita. E il Prato torna all’antico: al suo quarantune­simo campionato consecutiv­o di serie C (record), avrà per la trentottes­ima volta un Toccafondi al timone.

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Paolo Toccafondi tornerà a essere il proprietar­io del Prato dopo appena un anno lontano dalla presidenza

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