Niente nuovi soci, il trust di tifosi lascia E torna Toccafondi
Il sogno dell’azionariato popolare è durato lo spazio di dodici mesi a Prato: torna in sella la famiglia Toccafondi, dopo 37 anni al comando e ad uno soltanto di distanza dalla cessione del timone al trust di sponsor e tifosi «Orgoglio Pratese». Che prima di restituire le chiavi al vecchio proprietario ha tentato un ultimo disperato colpo di coda provando ad organizzare l’ingresso di un nuovo azionista di maggioranza, un gruppo rappresentato da Jacopo Corradi (fratello dell’ex calciatore Bernardo), che però si è tirato indietro. Ieri dunque il consiglio d’amministrazione del club ne ha preso atto e si è dimesso, con l’assemblea dei soci che ha nominato quello nuovo: il presidente sarà nuovamente Paolo Toccafondi e il prossimo cda ratificherà il suo ritorno dal 39 all’85% delle quote con Franco Tocci al 10% e «Orgoglio Pratese» (che era al 51%) a cui rimarrà un 5% di rappresentanza. L’esperimento non ha funzionato soprattutto perché una parte della piazza non ha mai digerito la convivenza con Toccafondi, che in questa annata era rimasto amministratore delegato e socio di minoranza. Un’ombra ingombrante che alle prime difficoltà è stata rinfacciata al direttivo del trust e al presidente Nicola Radici, eletto la scorsa estate dall’assemblea di tifosi e sponsor: un inizio di campionato disastroso, l’esonero di Leonardo Acori e il richiamo di un allenatore, Roberto Malotti, l’anno prima in panchina con la vecchia gestione è bastata a scatenare la rottura con gli ultras che accusando il consorzio di sottostare ancora alle scelte dell’ex patron ne sono usciti. Lo strepitoso girone di ritorno con mister Francesco Monaco e la salvezza miracolosa non è bastata per riavvicinare una parte di tifosi che ha continuato nel solco dell’ultimo decennio: contestazione a oltranza. «Orgoglio Pratese» ha capito che il modello a due anime non aveva futuro, ma senza la forza di andare avanti da solo: troppo impegnativo per un azionariato diffuso garantire impegni pluriennali. Da qui le trattative col gruppo di Corradi, che aveva già scelto Stefano Fiore come futuro ds. Ma dopo un mese e mezzo di contatti con il trust e un primo incontro (alla presenza dell’ex ad di «Orgoglio Pratese», Mirko Cecconi) con Paolo Toccafondi, pronto a cedere gratis un club senza un euro di debiti, gli acquirenti non se la sono sentita. E il Prato torna all’antico: al suo quarantunesimo campionato consecutivo di serie C (record), avrà per la trentottesima volta un Toccafondi al timone.