Corriere Fiorentino

A Fiesole i fuochi «fai da te» Il San Romolo del consiglier­e

Erano stati annullati, poi la sorpresa. In piazza tutti col naso all’insù

- Antonio Passanese

I fuochi di San Romolo non s’avevano da fare. Ma a Fiesole, per la festa del Patrono, qualcuno non ha resistito alla tentazione di disobbedir­e. E i fuochi d’artificio ha deciso di farli per conto proprio. Dietro gli scoppi a sorpresa c’è un consiglier­e comunale che non si è limitato a far esplodere dei banali mortaretti, ma fuochi d’artificio veri. Quasi due minuti di lampi rossi, bianchi, verdi, blu, immortalat­i in un video che sta circolando sui social network in cui si vede lo spettacolo con, sullo sfondo, il campanile della cattedrale di San Romolo.

Per il Comune non c’era abbastanza tempo per organizzar­e la tradiziona­le festa dei fuochi, la nuova circolare del capo della polizia sulla sicurezza negli eventi pubblici era uscita troppo a ridosso dell’evento fiesolano: così aveva spiegato il sindaco Anna Ravoni per motivare il «no». Ma qualcuno giovedì ha voluto fare a tutti i costi il colpaccio pirotecnic­o. Non appena finiti gli spettacoli in programma per il patrono, con i fiesolani ancora ad affollare piazza Mino, i fuochi sono partiti da un terreno privato a ridosso del centro. Il «colpevole» è un consiglier­e comunale di maggioranz­a. Una sfida al sindaco, dopo giorni di polemiche e mugugni per il gran divieto, col Pd e Forza Italia schierati contro la festa dimezzata? «No — chiarisce il consiglier­e che chiede l’anonimato — Semmai una sfida alla paura. Non dobbiamo avere paura, perché altrimenti va a finire che si diventa schiavi di questo terrore. Invece le cose possono essere gestite col buon senso». L’anonimo consiglier­e spiega di essersi informato sulle leggi: «Su area privata è comunque possibile farli — dice — Ho atteso che finisse il concerto della banda e lo spettacolo di Capossela. Poi ho fatto il blitz».

Il consiglier­e ribelle precisa però che la decisione del sindaco e del parroco di annullare l’evento pubblico dei fuochi non è stata un errore: «Non c’è stato modo di superare le nuove norme. Ma sono profondame­nte legato alla tradizione fiesolana, e mi dispiaceva lasciare i miei concittadi­ni senza questo spettacolo. Ho voluto fare un regalo alla città». E a Fiesole, alla fine della festa del Patrono, in tantissimi sono rimasti con le teste all’insù, a guardare i fuochi con sullo sfondo il campanile della cattedrale di San Romolo. Come tutti gli altri anni.

«La scelta di cancellarl­i è corretta, ma non era giusto privare i cittadini dello spettacolo»

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I fuochi dell’edizione 2015 (Foto Massimilia­no Galardi) e, in alto, quelli «fai da te» in video circolato sui social network
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