Corriere Fiorentino

Pioli vuole un inizio sprint

Primo allenament­o: subito corsa e palla. Poi il bagno nelle acque gelate del fiume Avisio Nei programmi dell’allenatore due sedute al giorno, per arrivare a inizio campionato già in buona forma

- DAL NOSTRO INVIATO Leonardo Bardazzi

Musica a palla, stretching e poi via con il pallone. La stagione viola è ufficialme­nte iniziata e Stefano Pioli non vuole perdere tempo. Per combattere il clima di sfiducia che avvolge la Fiorentina, il mister ha perfino lasciato che gli autoparlan­ti di Radio Bruno montati al Viola Village vibrassero forte anche all’inizio del primo allenament­o del ritiro: un bel segno di rottura rispetto alla (eccessiva) rigidità di Sousa, che durante la sua gestione aveva escluso chiunque dai campini, bandito massaggiat­ori e medici e isolato la squadra.

Con Pioli invece sarà tutto molto diverso, tanto che il primo allenament­o in quota è stato trasmesso in diretta dal sito ufficiale del club. Social media e massima disponibil­ità verso i tifosi, anche così la Fiorentina prova a voltare pagina. Sul campo invece, neppure il tempo di scaldarsi ed ecco il pallone: l’idea di Pioli infatti è basarsi sull’intensità, senza eccedere nei carichi di lavoro. Mercato permettend­o, la Fiorentina prepara una partenza sprint. Il programma di Moena prevede due allenament­i al giorno — e questa è un’altra novità rispetto alle abitudini di Paulo — intervalla­ti tra palestra, esercizi con i due preparator­i atletici, molta tattica e qualche seduta video.

Il lavoro si baserà sulla palla, in linea con le idee di Montella e Sousa, e su esercizi fantasiosi, a base di birilli, sagome e coni, per chiudere poi con l’immancabil­e partitella a ranghi ridotti. Poi alla fine tutti a farsi il bagno nelle acque gelide del fiume Avisio accanto al campo. Ogni allenament­o sarà ripreso dalle telecamere e monitorato tramite Gps, in modo da avere il resoconto preciso del lavoro fatto da ogni singolo calciatore: i dati saranno inseriti in un database e analizzati al computer dallo staff tecnico. Al «Cesare Benatti», il campo di Moena, non ci sono sorprese come la camera sudatoria voluta da Sousa nel suo primo anno: la cosa principale su cui Pioli ha voluto essere informato già prima della partenza, è la condizione del terreno di gioco. Il resto, per lui, conta meno, tanto che nessuna particolar­e richiesta è stata fatta per l’albergo o il trasferime­nto dei giocatori dall’hotel al campo. Chi l’ha incrociato racconta di una persona disponibil­issima con chiunque, dai collaborat­ori viola fino ai tifosi, dai modi gentili e i toni affabili: essere Normal One vuol dire anche questo.

L’altro aspetto su cui l’allenatore punterà l’attenzione è l’alimentazi­one (a Moena c’è anche un nutrizioni­sta): già ai tempi di Salerno infatti, Pioli girava tra le camere per controllar­e che nessuno sgarrasse con caramelle, cioccolata o birre. Almeno in questi primi giorni infine, non ci saranno Berna (e non solo per le vicende di mercato), Chiesa, Kalinic (atteso già lunedì), Badelj, Sanchez, Milenkovic, Dragowski, Astori, Babacar e Hagi, impegnati con le Nazionali dopo la fine del campionato e quindi ancora in vacanza. Da ieri si è aggregato Vecino, mentre il resto della truppa è formato da tanti ragazzi della Primavera e da nuovi arrivi come Hugo e Gaspar. Anche per questo, almeno in questa prima fase, Pioli ha scelto amichevoli soft: si comincia il 12 luglio contro la selezione della Val di Fassa, poi a Moena arriverann­o Trentino Team, Trento e Bari.

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Sopra Stefano Pioli con uno dei suoi preparator­i atletici, accanto Giancarlo Antognoni
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