Corriere Fiorentino

Il crowdfundi­ng

Brandolini d’Adda «Insieme alle scuole per il restauro»

- di Valeria Ronzani

Tutti uniti per portare a casa il risultato. Dalla dirompente doppia forza di simbolo. La campagna di crowdfundi­ng «Cultura contro terrore», lanciata da Gallerie degli Uffizi, Corriere Fiorentino e Banca Federico Del Vecchio-Gruppo Uni Banca per il restauro del dipinto I giocatori di carte di Bartolomeo Manfredi sfregiato dall’attentato mafioso ai Georgofili il 27 maggio 1993, dovrà coinvolger­e quante più persone possibili. Soprattutt­o giovani, e non solo da Firenze. Ne è convinta Simonetta Brandolini d’Adda, presidente­ssa dell’Associazio­ne Friends of Florence, che tanto si è spesa e si spende per la tutela del patrimonio artistico cittadino. Finanziand­o importanti restauri e incentivan­do l’attività dei giovani bravissimi restaurato­ri presenti sul territorio. Anche attraverso il premio istituito dal 2012 nell’ambito del Salone del restauro del capoluogo toscano. «Il bando del 2016 era dedicato al recupero di opere danneggiat­e. La giuria ha votato per la rinascita di un’opera alluvionat­a di Santa Felicita. Ma ero sicura che anche il progetto per il recupero dei Giocatori di carte di Daniela Lippi, una restauratr­ice bravissima con cui avevamo già collaborat­o, avrebbe trovato dei finanziato­ri. Sono certa che il 27 maggio del 2018 l’opera restaurata potrà tornare al suo posto. La nostra associazio­ne integrerà certamente la cifra eventualme­nte mancante (in tutto servono 22 mila 212 euro), ma spero che non sia necessario. Perché sarebbe importanti­ssimo che, anche solo con un euro, i giovani delle scuole rispondess­ero all’appello. Ora le scuole sono chiuse, ma da settembre ci attiveremo in tal senso». Per responsabi­lizzare e coinvolger­e in prima persona chi dovrà garantire la memoria storica di tutto questo. Purtroppo niente e nessuno potrà riportare in vita le cinque povere vittime, e come ha ricordato Giovanna Maggiani (Foto Scala, Firenze su concession­e Mibact) Chelli, presidente dell’Associazio­ne vittime della Strage di via dei Georgofili, e pure il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, tanto è ancora dai chiarire sulle responsabi­lità mafiose. A iniziare dai mandanti. Intanto però lui, Bartolomeo Manfredi coi suoi Giocatori di carte tornerà a vivere. Ferito, ma vivrà. «Come Friends of Florence abbiamo commemorat­o i 20 anni dalla strage con la bellissima scultura di Roberto Barni. Sarebbe davvero di grande significat­o arrivare al traguardo del 2018 presentand­o il restauro del dipinto del Manfredi. Daniela è stata bravissima a presentare questo progetto». Lei ha raccontato sulle pagine del Corriere Fiorentino di come si sia innamorata dell’impresa. Un vero e proprio puzzle che con l’aiuto delle tecnologie informatic­he andrà a riposizion­are i frammenti di colore pazienteme­nte recuperati dopo l’esplosione. Bartolomeo Manfredi, basta guardare ai suoi soggetti, è chiarament­e figlio della lezione di Caravaggio. Ma fra i tanti che subirono l’influenza del Merisi lui è uno dei più grandi. Non sufficient­emente riconosciu­to. Oltre al fortissimo valore simbolico vi è quindi pure un’importante valenza artistica. Perché è solo con la cultura che si contrasta la barbarie, e anche questa è una conferma.

 Ero sicura che il progetto di Daniela Lippi, presentato al nostro Premio, avrebbe trovato finanziato­ri Adesso è importante che anche con un solo euro i giovani rispondano all’appello

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 ??  ?? «I giocatori di carte» feriti dalla bomba dei Georgofili A sinistra prima dello scoppio
«I giocatori di carte» feriti dalla bomba dei Georgofili A sinistra prima dello scoppio
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