Così seguo le impronte del mio bisnonno: tanta pazienza, poco web
Francesco Coda ha solo 25 anni ma nel suo campo, quello dell’oreficeria, è già molto apprezzato. L’amore per l’artigianato glielo ha trasmesso prima il bisnonno, poi il nonno e infine il babbo, rinomati orologiai del biellese. Anche sua sorella ha deciso di percorrere la stessa strada e insieme coltivano un sogno: «Quello di aprire, un giorno, una bottega e creare articoli unici». Francesco, dopo essersi diplomato al liceo artistico, ha frequentato un corso di oreficeria contemporanea nella scuola «Alchimia» di piazza Piattellina. Ed è lì che oggi insegna, progetta e realizza i suoi prodotti che poi espone e rivende in diversi negozi di Firenze, tra cui la gioielleria «Antonella Villanova» di via della Vigna. Da qualche mese, poi, con altri 14 giovani artigiani ha aperto un laboratorio in via Fiesolana: «Ma l’Oltrarno rimane il mio punto di riferimento». Per le sue creazioni Coda ha riscoperto tecniche antiche, come la fusione in terra, e utilizza materiali preziosi tra cui dei metalli giapponesi: «Tra gli articoli che vanno per la maggiore — dice — ci sono anelli, pendenti, collane, orecchini». Il giovane orefice ha un suo sito Internet, un profilo su Instagram e uno su Facebook: «Ma Internet purtroppo non mi aiuta a vivere e quindi mi affido molto al passaparola che funziona ancora bene. E quando la burocrazia ti “aggroviglia” ti viene anche voglia di mollare tutto. Ma io cerco di resistere». Ai ragazzi che vorrebbero fare gli artigiani Francesco dice: «Armatevi di pazienza e andate dritti per la vostra strada. Le soddisfazioni arriveranno e sarete felici».