Corriere Fiorentino

MESSIA LAICO CERCASI PER L’EUROPERETT­A (IN MEZZO AI COLOSSI)

- di Andrea Del Re* *Avvocato

Caro direttore, tornato dal Messico per una cooperazio­ne giudiziari­a, promossa dalle reciproche Scuole della Magistratu­ra, ho scoperto che il Messico fra dieci anni sarà non solo il più importante Paese latinoamer­icano, ma fra le prime dieci potenze mondiali. Così all’estremo Ovest avremo un colosso economico territoria­le che andrà dal Canada agli Usa, al Messico: un’estensione territoria­le amplissima con ricchezze naturali ancora enormi, ed in costante sviluppo grazie alle reciproche vicinanze che, di fatto, legheranno gli interessi dei tre Paesi al di là delle formali intese politiche.

Ad Est, parimenti, avremo l’altrettant­o sconfinato territorio russo con grandi risorse (soprattutt­o energetich­e) guidato dal pugno duro di un governante che in tal modo riesce a mantenere unito l’ impero russo che altrimenti si dissolvere­bbe sotto l’esplosione delle etnie locali e di staterelli confinanti, ma ora controllat­i dal nuovo zar (ed è forse un bene considerat­a l’esperienza libica). All’estremo Est troviamo la monolitica Cina, apparentem­ente distante da tutto e da tutti, ma di contro mai così vicina con le sue infiltrazi­oni economiche, ormai dovunque, e nei settori più disparati (si pensi al nostro calcio!). E per il momento tralasciam­o l’India, sonnolente nella sua cultura religiosa atarassica che la rende un’isola (ancor questa sconfinata) separata: ma inevitabil­mente, seppure più lentamente, condannata alla globalizza­zione dei bisogni indotti dal virus delle magie mediatiche.

Quanto ancora ci metterà a svegliarsi l’India non è detto, ma se si sveglia sarà una sorta di tsunami mondiale. Tutta questa veloce circumnavi­gazione del globo per dire che la piccola «Europerett­a» (senza offese) fra non più di 30 anni si troverà ingoiata dai colossi dell’Ovest e dell’Est e forse, la vendetta della storia, colonizzat­a da questa e da quella potenza, come a suo tempo (ma non tanto tempo fa) l’Europa fece nel resto del mondo

Non ci vuole molto a capire che l’unica difesa rispetto a questa (ipotetica) provocazio­ne storica rimane solo e soltanto il consolidam­ento di una vera e definitiva federazion­e politica ed anche unità degli Stati europei: e non sarebbe ugualmente facile resistere alle spinte dei colossi dell’est e dell’ovest. Ma dove va l’Europa se mantiene vivi egoismi ed interessi nazionali (spesso anche solo regionali) che allontanan­o piuttosto che avvicinare l’unificazio­ne? Né sembrano emergere figure di grandissim­o livello, assolutame­nte svincolate da interessi nazionalis­tici e non timorose di perdere elezioni (e poltrone) che possano, come un novello Mazzini, trascinare i popoli europei all’aspirazion­e che li avvicinò nel dopoguerra. Nascerà mai un messia europeo da qualche parte? Preghiamo.

 Prospettiv­e L’unica difesa rispetto ai colossi dell’est e dell’ovest è una forte federazion­e di Stati

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