Altro che striscioni, c’è il muro viola
Ironia e appelli nelle scritte dei tifosi: «Vendete anche Nardella?»
c’è chi aspetta e spera e chi invece si immagina un’altra stagione triste: «Io sono fiducioso e intanto rinnovo l’abbonamento».
Al Village c’è il casottino che vende i prodotti ufficiali e quello della biglietteria. La fila, per la verità, non c’è (gli abbonati sono fermi a duemila), ma dopo l’inaugurazione con Pioli e Antognoni di domenica scorsa, il Villaggio si sta pian piano animando. Il grosso del tifo comunque è atteso per il week end, visto che diverse strutture di Moena tra sabato e domenica sono già sold out. Curiosità anche su quella che potrà essere l’accoglienza alla squadra durante la presentazione in paese di venerdì sera: in piazza di Sotegrava è atteso il tutto esaurito per la presentazione della squadra (ci saranno Cognigni e Corvino).
Nel frattempo, tra i 2-300 tifosi saliti a Moena ci sono tanti bambini, che si divertono con il mega biliardo (il pallone si butta in buca con i piedi) e il tiro a segno, e si sfidano per assicurarsi i punti InViola da spendere negli store ufficiali. Intorno al campo invece ci sono striscioni dei viola club della zona, ma senza le punzecchiature polemiche affisse alle cancellate del Franchi. Il clima pesante che si respira a Firenze Le scritte sul muro viola all’ingresso del Villaggio per i tifosi a Moena insomma non c’è, anche se il sarcasmo fiorentino è arrivato anche sulle Dolomiti, sul muro viola: «Quest’anno ci s’ha una squadraccia», «Al cuor non si comanda... Noi siamo sempre qui», «Nenad Tomovic sempre con noi». Borja Valero ovviamente è il giocatore più ricordato, ma non mancano gli accenni a Gonzalo, a Pepito Rossi e perfino a Baggio. Restando al presente invece c’è Chiesa in cima ai pensieri della gente: «I love Chiesa», «Federico uno di noi», si legge in fondo al muro dei fan.