Corriere Fiorentino

Astori-Pioli, l’asse del buon senso

Il difensore già parla da capitano: «Borja? Un addio voluto da lui e dalla Fiorentina»

- DAL NOSTRO INVIATO Leonardo Bardazzi

MOENA «Il mio erede? Davide Astori». L’investitur­a di Manuel Pasqual, sta per diventare realtà. Stefano Pioli infatti ha scelto: il capitano della Fiorentina sarà il difensore bergamasco, da tre anni a Firenze. «La fascia? Non solo se ancora se la indosserò, saranno il mister e la società a decidere. Mi sento comunque un leader della squadra», dice alla sua prima uscita qui a Moena. Lui è già stato capitato ai tempi del Cagliari, quando il suo allenatore Ivo Pulga addirittur­a gli chiedeva consigli sulle marcature.

A Firenze invece è stato un trascinato­re fin dalle prime partite. E non solo in campo. L’esempio più significat­ivo resta quello di Empoli: dopo la pessima figura nel derby (al Castellani, nell’aprile 2016, i viola persero 2-0), Astori alzò la voce per scuotere i compagni. Un gesto che Sousa prese male (il difensore venne addirittur­a escluso nella partita seguente), ma che i compagni apprezzaro­no per schiettezz­a e spontaneit­à. Con Borja all’Inter e Berna quasi della Juve, normale allora che il difensore di San Giovanni Bianco (82 presenze e 2 gol con la Fiorentina) sia il candidato numero uno alla succession­e di Gonzalo: «Siamo in tre o quattro che meritano una promozione — aggiunge — penso a quelli della vecchia guardia come Tomovic e Tatarusanu o a Sanchez, che ha carisma e si è integrato benissimo. A me piacerebbe molto diventare capitano, qui ho passato due anni belli e ci tengo a questi colori. Ma è giusto che la scelta la faccia l’allenatore». Faccia distesa (è appena tornato da una lunga vacanza in Giappone con la compagna Francesca Fioretti e la piccola Vittoria), toni posati ma decisi, Astori, da leader, manda anche una frecciata a chi non c’è più e rilancia le ambizioni della Fiorentina: «Le cessioni hanno storie diverse, Gonzalo non si è trovato d’accordo a livello economico con la società, Borja invece è stato un addio voluto da entrambi: la Fiorentina non ha fatto opposizion­e, ma anche lui ha accettato l’offerta dell’Inter. Bernardesc­hi? Per lui dire di no alla Fiorentina non è stato un gioco da ragazzi, è attaccato alla maglia e tiene davvero alla società. Ma è un ambizioso e vuole arrivare in alto il prima possibile. Mi auguro per lui che abbia fatto la scelta giusta. Più che preoccupat­o per gli addii però sono curioso di capire chi arriverà. Abbiamo perso giocatori importanti, dobbiamo sostituirl­i al meglio. Il comunicato dei Della Valle mi ha sorpreso, come ha sorpreso tutti. Ma c’è la certezza che faremo una squadra competitiv­a: lo dice la storia del club».

Dalle parole, al campo. Dove Astori già ieri mattina ha fatto coppia con il nuovo arrivo Vitor Hugo. Pioli infatti aspettava l’arrivo dei Nazionali per dedicarsi alla tattica: 4-2-3-1 e difesa schierata con Gaspar a destra, Astori e Hugo in mezzo più Olivera a sinistra. «Con Pioli — conclude — ho parlato, è una persona alla mano che ti fa sentire a tuo agio. Il suo curriculum non si discute, con i giovani ha già dimostrato di saper lavorare benissimo. Ho già capito che rispetto a Sousa ha una mentalità più italiana: quest’anno prenderemo meno gol. L’Europa mi mancherà, ma non giocare le coppe potrà darci qualche vantaggio. Ripeto, ci sono i presuppost­i per fare bene, abbiamo voglia di rivincita e di partire subito forte. Ora però conta il mercato, da lì si capiranno tante cose».

 ??  ?? David Astori con il mister Stefano Pioli
David Astori con il mister Stefano Pioli
 ??  ?? Davide Astori mentre parla con il nuovo mister Stefano Pioli
Davide Astori mentre parla con il nuovo mister Stefano Pioli

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