Corriere Fiorentino

L’esercito dei trenta in divisa che fa sparire tutti i biglietti

- Giulio Gori

Lo schieramen­to massimo è di mattina, quando si formano le code più lunghe. Tra la Galleria dell’Accademia, il Duomo e gli Uffizi, in strada ci sono almeno trenta bagarini in divisa. Altri dieci, quindici si possono riconoscer­e dai cartellini al petto, anche se non hanno una livrea identifica­bile. Ma in realtà si tratta solo chi vende il pacchetto (biglietto d’ingresso più tour guidato) ai turisti; insomma, quello che si vede in strada è solo il settore commercial­e delle organizzaz­ioni. Le guide stanno dentro ai musei, si affacciano fuori solo al momento dell’arrivo del nuovo gruppo per prenderlo in consegna. Poi ci sono gli «uffici acquisti», quelli che si occupano di comprare i biglietti in anticipo.

E devono essere in tanti, se riescono a farne incetta malgrado gli Uffizi abbiano imposto il tetto di un massimo di otto tagliandi acquistabi­li alla volta.L’attività dei bagarini dei musei è del tutto legale. Non vendono un biglietto a prezzo maggiorato, perché nella cifra più alta fanno rientrare anche la visita guidata. Ma gli effetti sono quelli negativi del bagarinagg­io: dal momento che questi gruppi fanno incetta di biglietti con prenotazio­ne oraria, ne restano pochi, pochissimi a disposizio­ne dei turisti. Che, quindi, per evitare di aspettare per ore in coda sotto il solleone, sono indotti a cedere alle lusinghe dei venditori dei pacchetti tutto compreso, in grado di assicurare l’ingresso nel museo al massimo nel giro di un quarto d’ora.

I due gruppi principali in strada sono Visit Today e Italy with Us. Il primo è il più numeroso e il più visibile, composto per gran parte da sudasiatic­i: camicia bianca a mezze maniche, pantaloni neri, cravatta rossa e sulle spalle i galloni come quelli degli ufficiali di marina. I cappottini blu con gli immancabil­i galloni, che riempivano la primavera fiorentina, sono spariti con l’arrivo del gran caldo. 45 euro per gli Uffizi (contro i 13 del normale biglietto), 40 per l’Accademia (8 euro l’ingresso), tour disponibil­e solo in inglese e in grupponi che mettono insieme varie nazionalit­à. Sono invece per lo più italiani quelli di Italy with Us – Florence Tours. Spesso hanno magliette azzurre, ma il dress code per loro non è rigido. 45 euro per l’Accademia, 50 per gli Uffizi e 55 per Cupola di Brunellesc­hi e Battistero. Cifre che si devono sborsare per partecipar­e a carovane fino a 25 persone. Una coppia che voglia fare una visita privata per conto proprio in Duomo, invece, deve sborsare 250 euro. Proprio all’ombra della Cupola, spuntano anche le magliette verdi di Mondo Tour, il ragazzo in camicia bianca sgualcita che ha l’aria del libero profession­ista e le camicie celesti con cravatta blu di un gruppo di impeccabil­i africani, che offrono il pacchetto Brunellesc­hi più Battistero a «solo» 45 euro.

I turisti sono assediati. Come se non bastasse, da via Ricasoli al Duomo è una distesa di tappetini degli abusivi che vendono finti acquerelli, mentre in piazza San Giovanni comandano i risciò. Di mattina è difficile persino camminare. E se passa una comitiva di cinesi, che si muovono compatti come la falange macedone, bisogna fermarsi e aspettare che sia transitata tutta perché riuscire a passare in mezzo è impensabil­e. Nel cortile degli Uffizi, assieme al popolo dei tappetini, arriva la carica dei finti mimi: non fanno le statue viventi, non ne sono capaci, ma tinti di bianco da capo ai piedi vanno in giro a chiedere l’elemosina.

I listini Cupola e Battistero costano 55 euro in gruppo, la visita privata arriva a 250 euro

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 ??  ?? Al Duomo Magliette verdi o camicie dall’apparenza più istituzion­ale, così si presentano i bagarini intorno alla basilica di Santa Maria del Fiore
Al Duomo Magliette verdi o camicie dall’apparenza più istituzion­ale, così si presentano i bagarini intorno alla basilica di Santa Maria del Fiore
 ??  ?? All’Accademia Camicia bianca, tesserino e finti galloni da assistente di volo: sono i bagarini che puntano ai turisti di via Ricasoli
All’Accademia Camicia bianca, tesserino e finti galloni da assistente di volo: sono i bagarini che puntano ai turisti di via Ricasoli
 ??  ?? Agli Uffizi Il fenomeno è partito da qui, e il direttore della Galleria Eike Schmidt ha fatto della lotta ai bagarini uno dei suoi punti fissi
Agli Uffizi Il fenomeno è partito da qui, e il direttore della Galleria Eike Schmidt ha fatto della lotta ai bagarini uno dei suoi punti fissi

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