E Concia litiga con gli invasori (in missione coi tour operator)
L’assessore mostra i danni dell’assalto: «Vedete? Bisogna cambiare». Poi scaccia saltacoda e risciò
Dal piazzale degli Uffizi all’ingresso dell’Accademia, passando per piazza Signoria, Repubblica e Duomo, paralizzate dall’invasione di risciò e macchine dei soliti furbetti in area pedonale. Un percorso a tappe, per toccare con mano le emergenze del girone dantesco causato dall’invasione dei turisti e dalla sistematica violazione delle regole, specie da parte di chi lucra sul turismo. L’assessora al turismo Paola Concia, assieme ai rappresentanti di cinque importanti tour operator che gestiscono i flussi turistici in città, ha visitato i punti caldi del centro storico, alla ricerca di soluzioni che consentano di diluire l’assalto dei visitatori, deviandoli monumenti e zone meno battute. Prima tappa: Uffizi, dove, grazie all’apertura dell’Info point, si stanno raccogliendo i primi benefici della battaglia contro i bagarini. «Potremmo replicare con un servizio simile in altre zone della città — dice l’assessora Concia – grazie alla collaborazione con Convention Bureau», ieri rappresentato dal presidente Giacomo Billi. E poi: «I tour operator sono i nostri migliori ambasciatori nel mondo. Era giusto condividere con loro i problemi da affrontare».
Subito dopo la delegazione si è spostata in piazza della Repubblica. «Risciò, carrozzini a tre ruote e macchine elettriche che girano per le strade di Firenze trasportando turisti da una parte all’altra della città sono un problema molto sentito — spiega ancora Concia — ma l’amministrazione non lo sottovaluta, anzi: ho ribadito alla delegazione sia le recenti modifiche alla normativa e che, soprattutto, su questo fronte sta lavorando da tempo la collega dello sviluppo economico Cecilia del Re». È in questo punto, davanti ad una piazza completamente congestiona- ta, che l’assessora, dal carattere focoso, litiga subito con i pedalatori dei risciò: «Non ci potete stare», grida. In verità, questo tipo di assalto è frutto di un vuoto giuridico, che sarà colmato a settembre da un regolamento comunale che vieterà a questi mezzi di stazionare in piazza Duomo, Signoria e Repubblica.
Meno di cinquecento metri e, arrivati alla Galleria dell’Accademia sotto il sole cocente, l’assessora, zaino in spalla, s’infervora di nuovo: punta due giovani bagarini e parte a testa bassa. I ragazzi annusano la malaparata e se la danno a gambe. Nel frattempo, però, avevano venduto a due turisti sudamericani dei biglietti con sovrapprezzo per saltare la fila e vedere il David. Concia spiega loro che le persone che hanno venduto i ticket sono fuori legge, la coppia di visitatori ringrazia. «Questo sopralluogo è servito per toccare con mano i vari problemi — spiega l’assessora Concia — . A breve ci riuniremo insieme a tutti i tour operator e Convention Bureau per mettere nero su bianco le soluzioni che serviranno a rendere Firenze non solo bella, ma anche decorosa e accogliente. Insieme possiamo vincere le sfide più importanti».
Già, ma per deviare i «torpedoni» di turisti verso zone della città meno inflazionate, che poi è il nodo cruciale di questa battaglia, come si fa?
«I tour operator che mi hanno accompagnata condividono la linea del Comune. Per questo ho chiesto loro di iniziare a proporre ai turisti dei pacchetti con percorsi alternativi, che spero testeremo presto», conclude Concia.
Il sopralluogo Ho chiesto agli operatori che erano con me di preparare pacchetti con percorsi diversi