Tirrenica e Darsena Europa in stallo Attacco Pd al governo: è il gioco dell’oca
Parrini e Marras: mozione in Parlamento e in Consiglio (firmata anche da Rossi), è ora di decidere
Pd — partito e gruppo consiliare in Regione — e governatore Rossi chiedono al governo garanzie e decisioni rapide sulla Tirrenica e sul porto di Livorno. «Siamo preoccupati, sono opere strategiche ferma al palo e servono risposte rapide, dal ministro Graziano Delrio sulla Tirrenica e dall’autorità portuale su Livorno. E non ci accontenteremo di nulla di meno di una strada a quattro corsie per il corridoio tirrenico e della Darsena Europa per il porto».
L’accelerazione delle due grandi opere è stata messa nero su bianco in una mozione sottoscritta dal gruppo e dal presidente della Regione e presentata in conferenza stampa dal capogruppo a Palazzo Panciatichi, Leonardo Marras assieme al segretario regionale dem, Dario Parrini, che la «tradurrà» anche in interrogazione parlamentare da fare firmare ai parlamentari toscani. «Stanno facendo il gioco dell’oca, un passo avanti e due indietro — ha attaccato Leonardo Marras — Il progetto sulla Tirrenica è in fase di revisione, si parla di incertezze anche per la Darsena Europa: non è possibile che nella seconda metà della legislatura si debba assistere a una discussione perenne su questi grandi progetti». Parrini ha sottolineato: «Sono opere di cui si parla da troppo tempo. Da qui l’esigenza di una sollecitazione molto forte all’azione del governo: serve un salto di qualità. Si tratta di una sollecitazione che si inserisce nella verifica di metà mandato che come Pd Toscana faremo, una verifica per la quale ci rapporteremo anche con il presidente Rossi». «Sul porto di Livorno la Regione ha messo oltre 200 milioni e il bando dell’Autorità portuale varato ad inizio 2016 è stato prorogato due volte — ha aggiunto l’assessore regionale alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, del Pd — Vorremo capire che accade».
E Rossi, esponente di Mdp, ha poi aggiunto: «Sulla Darsena Europa del porto di Livorno pretendo che i lavori partano nel 2018 e che non si diminuisca l’operatività per la quale è stata pensata. Sulla Tirrenica poi è giusto il pressing del Pd, cui io mi aggiungo. Sembra una maledizione e non possono dare colpa a noi, alla Toscana litigiosa. La Toscana si è fatta carico di tutte le proposte, anche se diverse tra di loro. Ora devono decidere».
Sono opere cruciali di cui si parla da troppo tempo, non si può continuare facendo un passo avanti e due indietro: serve un salto di qualità