E la Regione stanzia 60 milioni per ciclabili e quartieri degradati
«Articolo 1 non si liquida, continua». Enrico Rossi è appena arrivato da Roma, dalla direzione nazionale di Mdp-Articolo 1. Sbarca in Consiglio regionale per raccontare quanto approvato dalla sua giunta. E mette le mani avanti: «Quel che dico come governatore è una cosa, quel che dico come esponente politico un’altra: sono piani diversi». Così, se il «governatore è per forza governativo», il Rossi-politico molto meno: «Il governo? Prendesse l’abitudine a consultare Articolo 1 — dice — Se pensa che noi dobbiamo continuare a votare a favore per senso di responsabilità, o peggio ancora qualora dovesse continuare il soccorso azzurro di Verdini, è bene che il soccorso rosso cessi». Il Rossi governatore, invece, parla dei 58 milioni di euro (nazionali e regionali) stanziati per quattro provvedimenti appena emanati. Il più importante è un pacchetto da 46 milioni per la rigenerazione urbana di quartieri degradati delle città. Gli otto progetti vincitori sono quelli di Prato (Macrolotto), Pisa (I Passi), Pistoia (Ceppo), Lucca (Sant’Anna), Cecina (villaggio scolastico), Rosignano Marittimo (Rosignano Solvay), oltre a un progetto congiunto tra Poggibonsi e Colle Val d’Elsa. Sette milioni sono destinati alle nuove piste ciclopedonali da realizzare nel parco della Piana e alla ristrutturazione di quelle esistenti tra Firenze, Sesto Fiorentino, Campi, Calenzano, Prato, Carmignano e Poggio a Caiano. Partirà, con tre milioni, un piano anti ludopatia: una campagna di informazione «No slot», un numero verde per i 20 mila toscani dipendenti dal gioco, corsi di formazione per il personale delle Asl. Infine, un pacchetto da due milioni per aiutare le 20 mila donne l’anno vittime di violenza a trovare un lavoro e per adeguare le 20 «case rifugio», dove le donne possono nascondersi dagli uomini che le perseguitano.