E ora parte il pressing di Pioli per convincere Kalinic a restare
Lungo colloquio tra il mister e l’attaccante croato, ma il Milan non molla
Abbracci, chiacchiere, sorrisi e assist. Il corteggiamento è cominciato. Pioli vuole fare cambiare idea a Nikola Kalinic. E tenterà di sfruttare le titubanze del Milan per tenersi il suo centravanti: ieri, sia in campo che nel chiuso del quartier generale viola di Moena, l’allenatore ha a lungo parlato con il centravanti, per «guardarlo negli occhi», capirne le intenzioni e ribadirgli quanto sia importante nella costruzione della squadra del futuro.
Tra i due c’è stato anche un abbraccio spontaneo, con l’aggiunta di sorrisi e battute. Il clima insomma è disteso, il feeling sta nascendo. Kalinic tra l’altro si è presentato in ritiro con grande serenità: lunedì sera, maglia bianca e blu a strisce orizzontali e pantaloni corti, ha abbracciato e salutato i compagni, ieri invece si è messo a disposizione per iniziare la preparazione come se nulla fosse.
Chi pensava a un Kalinic con il broncio e ansioso di lasciare la Fiorentina dunque dovrà ricredersi, anche se ovviamente due chiacchiere con Pioli non possono bastare a cambiare rotta: «Grazie Fiorentina, ma voglio andare al Milan. Considero conclusa la mia avventura in viola», ha detto a Sky Sport qualche giorno fa. Ora che è arrivato a Moena però potrebbe sorgergli almeno qualche dubbio, anche perché il lavoro ai fianchi di Pioli continuerà. Al tempo stesso, anche Corvino (un altro molto restio a lasciarlo andar via) resta sulle sue posizioni: Kalinic costa 30 milioni, altrimenti resta dov’è. Il Milan, come si sa, è fermo a 20, una cifra che più o meno pare disposto a spendere anche il Marsiglia. Agosto per il croato (che piace a tanti club ma probabilmente non è la prima scelta di nessuno) sarà un mese intenso, tra trattative che potrebbero decollare e richieste, anche improvvise, che arriveranno sul tavolo.
Lo scenario insomma è aperto, ma la Fiorentina, nonostante la rivoluzione in corso, farà la sua parte per cercare di confermare il suo bomber. E Simeone? Al momento resta in stand-by, bloccato da Corvino in attesa di novità proprio su Kalinic. Il Genoa in questi giorni sta cambiando proprietà e questo in qualche modo favorisce la strategia d’attesa della Fiorentina. Come detto però, ora l’attenzione si sposta a Moena e sulla pazza idea viola di trattenere il numero 9.
A proposito di ritiro, Kalinic è arrivato in buona forma. Magro come sempre (la sua dieta non ammette deroghe) e scattante al punto da aggregarsi subito al gruppo e decidere la partitella di fine allenamento. Con un assist, di tacco (sul gol di Baez), che ha fatto partire l’applauso del pubblico. Oggi però non giocherà neppure uno spezzone della prima amichevole del ritiro (inizio ora 17.30) contro i dilettanti della Val di Fassa: Pioli lo farà lavorare insieme agli altri nazionali (Badelj, Sanchez, Tatarusanu, Hagi, Baez e Schetino) arrivati con un paio di giorni di ritardo. Partita o no, a Moena si parla quasi solo di lui. Il gioiello da difendere dalle tentazioni del Diavolo.
Tranquillità Primo giorno di allenamenti per Nikola: abbracci, sorrisi e impegno in campo