Corriere Fiorentino

PALCO FORTEZZA LE PAROLE LIEVI DI PUNZO

Il fondatore della Compagnia di attori-detenuti lancia gli spettacoli dell’estate Cinque giorni nel segno di Borges per il primo atto del Progetto Hybris E ancora le «cene galeotte» e installazi­oni-mostre nella Torre del Maschio

- Valeria Ronzani

Chi avesse pensato che il recente divorzio fra Armando Punzo e il Festival Volterra Teatro, di cui è stato per 20 anni direttore artistico, potesse fiaccarlo, si è sbagliato di grosso.Nel 2018 saranno 30 anni che Punzo ha fondato la Compagnia della Fortezza, detenuti attori nel carcere di Volterra che si sono guadagnati i più prestigios­i riconoscim­enti teatrali, in Italia e non solo. «Ogni volta che varco la soglia del carcere (praticamen­te ogni giorno, ndr) mi sembra un miracolo. Senza la mia hybris niente di questo sarebbe successo». Dopo Punzo, sono ben 110 (approssima­to per difetto) le esperienze di teatro in carcere. Un progetto culturale, non di recupero, su questo Punzo è tassativo. E ha ragione, perché questo progetto ha cambiato i detenuti, ma ha cambiato anche le guardie e l’intero carcere, che non è più quello di trenta anni fa, cambiando pure la città di Volterra. Tanto che Carte Blanche, l’associazio­ne che gestisce e cura l’attività della Compagnia della Fortezza, è affiancata da un po’ di tempo da un’altra associazio­ne, «Vai oltre». Nata per iniziativa di un gruppo di studenti dell’Istituto Carducci di Volterra, che organizza varie attività, incontri e altro, supportand­o con una frequentaz­ione quasi quotidiana quello che capita in carcere. Dai video, alle installazi­oni, all’organizzaz­ione di eventi. E quest’anno in carcere di cose ne capitano tante. Dopo Shakespear­e, ma legato al finale dello scorso anno, quell’andarsene col bimbo che lo accompagna­va, il tema è l’«Hybris» (inteso non più come tracotanza, ma come coraggio, voglia di andare oltre). Per capire se davvero non si può uscire da quel destino che ci aveva disegnato. «Le parole lievi. Cerco il volto che avevo prima che il mondo fosse creato», è il preludio del nuovo lavoro, un progetto biennale ispirato all’opera di Borges, con regia e drammaturg­ia dello stesso Punzo. In scena dal 25 al 29 luglio nella Fortezza di Volterra, sarà seguito da una serie di incontri, veri dialoghi sulla hybris, a cura di Punzo e Rossella Menna, con la consulenza scientific­a di Federico Condello. Poi, dalle 19.30, nella Torre del Maschio e negli spazi circostant­i recentemen­te ristruttur­ati installazi­oni video sonore, mostre fotografic­he relative al mondo della Compagnia della Fortezza, fino al gran finale con le cene delle «Serate galeotte». Al fianco di Punzo che ha pre-

sentato il suo programma con l’assessore alla cultura della Regione Toscana Monica Barni, il segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra Roberto Scalvi, che sta portando avanti un progetto nazionale sul teatro in carcere, e il giovane assessore del comune di Pomarance, Ilaria Bacci, che afferma decisa: «noi saremo sempre con la Compagnia della Fortezza!». A proposito della recente evasione di un detenuto modello, Punzo non si scompone. «Rientra nella quota fisiologic­a del 2/3 per cento, bassissima. Non ci sarà nessuna conseguenz­a per noi». Non solo, ma proseguono i lavori, sul fronte ministeria­le, per la creazione di un teatro stabile in carcere.

 ??  ?? Da sapere Dal 25 al 29 luglio all’interno della Fortezza Medicea di Volterra, si apre il sipario sul primo atto del «Progetto Hybris», che prevede cinque giorni di repliche del preludio del nuovo atteso lavoro della Compagnia della Fortezza,...
Da sapere Dal 25 al 29 luglio all’interno della Fortezza Medicea di Volterra, si apre il sipario sul primo atto del «Progetto Hybris», che prevede cinque giorni di repliche del preludio del nuovo atteso lavoro della Compagnia della Fortezza,...
 ??  ?? Gallery Armando Punzo e due immagini di spettacoli degli scorsi anni: «P. P. Pasolini Ovvero elogio al disimpegno» e «Hamlice. Saggio sulla fine di una civiltà» (foto: Stefano Vaja)
Gallery Armando Punzo e due immagini di spettacoli degli scorsi anni: «P. P. Pasolini Ovvero elogio al disimpegno» e «Hamlice. Saggio sulla fine di una civiltà» (foto: Stefano Vaja)
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