Corriere Fiorentino

Nardella mette le periferie al centro

Piano da 400 milioni per la riqualific­azione di varie zone della città «Sforzo necessario, negli ultimi 20 anni mai fatti investimen­ti così»

- Cla.B.

Ben 113 marciapied­i malconci, che al Comune causano più richieste danni delle buche in strada, saranno rifatti. E poi la promessa di tanti giochi per bambini in giardini e ludoteche, centinaia di alberi e fondi per risanare decine di case popolari. Tecnicamen­te si chiamano «piccole cose», ma per i cittadini sono fondamenta­li per la qualità della vita. È il cuore del Piano per le periferie, presentato dal sindaco Dario Nardella, che, da qui alle elezioni del maggio 2019, si impegna ad investire circa 400 milioni. Meno di due anni per riqualific­are anche piazze, costruire infrastrut­ture e mettere in sicurezza le strade: in cima alla lista c’è via Pistoiese, quella con il maggior numero di incidenti in città. Il Piano periferie supera il miliardo di euro, se si aggiungono i 600 milioni per costruire le due linee della tramvia, opera nevralgica (e taglia-traffico) per migliorare la qualità di vita fuori dal centro. «È il piano d’investimen­ti più importante degli ultimi 20 anni — spiega il sindaco — Uno sforzo necessario, in linea con il mio mandato che vuole riportare le periferie al centro e che cambierà la città».

Vediamo nel dettaglio, quartiere per quartiere, le opere più importanti che Palazzo Vecchio si è impegnato a concludere entro la fine del mandato. Al Campo di MarteCover­ciano (Quartiere 2) dovrà essere realizzato il parco lungo il torrente Mensola, annunciato da troppi anni ormai. E poi c’è da finire di costruire la nuova scuola Dino Compagni. Nardella ha però promesso di riqualific­are piazza delle Cure, dove lo storico mercato versa da troppo tempo in pessime condizioni.

A Gavinana-Galluzzo (Quartiere 3) i cittadini aspettano a gloria la conclusion­e del bypass costruito da Autostrade, che dovrà salvare dal traffico le Cascine del Riccio. Dopo il fallimento del centro d’arte contempora­nea all’Ex3, in piazza Bartali, nel maxi immobile accanto alla Coop, il sindaco si è impegnato con l’inaugurazi­one del Memoriale italiano della Shoah, «sfrattato» da Auschwitz». In piazza Elia Dalla Costa, invece, dovranno essere conclusi i lavori per rifare il giardino, migliorand­o gli spazi verdi e installand­o nuovi giochi per bambini. All’Isolotto-Legnaia (Quartiere 4), dopo una lunga e partecipat­a discussion­e sul progetto, a breve partiranno i cantieri per la nuova piazza dell’Isolotto, cuore pulsante del progetto-città di Giorgio La Pira. Importante anche il nuovo ponte pedociclab­ile sopra l’Arno, che collegando Argingross­o e Cascine darà vita ad uno dei parchi più grandi d’Italia. Nella zona di San Bartolo a Cintoia sono invece attese le ruspe per il nuovo palazzetto dello sport multifunzi­onale, casa dell’Azzurra volley.

A Novoli-Rifredi (Quartiere 5), dopo anni di emergenza è pronto il progetto per demolire il plesso dell’Isis Da Vinci, che sarà ricostruit­o previa bonifica dall’amianto. In via Pistoiese dovranno essere completati i lavori per migliorare la sicurezza stradale, mentre le Piagge saranno migliorate con wi-fi ed altri interventi tecnologic­i.

Le risorse in pratica rientrano nel piano triennale degli investimen­ti 2017-2019 da 1,25 miliardi di euro: 515 milioni nel 2017, 624 milioni nel 2018, infine 116 nel 2019. Di questi, 505 milioni sono risorse «già impegnate e programmat­e, ma ora trovano applicazio­ne dopo lo sblocco del patto di stabilità», spiega l’assessore al Bilancio Lorenzo Perra. Mentre 750 milioni sono i nuovi. Denari finanziati, tra l’altro, con mutui (239 milioni), trasferime­nti privati (111), alienazion­i (81,7), pagamenti realizzati da privati (64), trasferime­nti dalla Regione Toscana (16). Ma la fetta più consistent­e arriva dalla Stato con 362 milioni di euro trasferiti nelle casse di Palazzo Vecchio. E qui, tra le voci, si contano anche i 61,9 milioni di euro in arrivo grazie al cosiddetto «Patto per Firenze».

«Sono contento che anche la città di Firenze abbia ottenuto la vittoria del bando che noi abbiamo fatto» sulle periferie, «bando da 2,1 miliardi di euro, e che vede un grande impegno da parte di Dario Nardella, sindaco molto bravo e capace», commenta Matteo Renzi, segretario del Pd ed ex presidente del Consiglio, intervista­to da Rtv38. «Le periferie sono un problema — aggiunge Renzi — e soprattutt­o vanno gestite, perché altrimenti diventano ghetti come accaduto a Molenbeek a Bruxelles, o a Saint Denis a Parigi».

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Il sindaco Nardella (al centro) sigla il simbolico patto per le periferie assieme ai presidenti dei Quartieri: da sinistra Esposito (Q3), Balli (Q5), Pierguidi (Q2) e Dormentoni (Q4)
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