Corriere Fiorentino

Lo slalom del sindaco (che si gioca il bis)

- Claudio Bozza

Mancano poco più di 650 giorni alle elezioni amministra­tive. Maggio 2019 è più vicino di quanto sembra. E Dario Nardella si tuffa nella volata finale, promettend­o che da qui alle elezioni saranno rifatti decine di marciapied­i, giardini, giochi per bambini e risanate molte case popolari. Dove? Tutto nelle periferie, sulle quali Palazzo Vecchio ha deciso di concentrar­e centinaia di milioni di investimen­ti, dedicando forte attenzione ai Quartieri 2,3, 4 e 5. La precedente amministra­zione, guidata da Matteo Renzi, aveva puntato tutto o quasi sul centro storico, con le pedonalizz­azioni ed investendo molto a livello mediatico sulla ribalta mondiale della città. Una strategia precisa, per massimizza­re il consenso, che poi lo ha pure portato a Palazzo Chigi, evitando però di aprire i cantieri per le tramvie, consapevol­e che avrebbero causato forti disagi. Oggi il suo successore, Nardella, non a caso rilancia sulle periferie, troppo spesso dimenticat­e. È un importante cambio di rotta, frutto di una presa di coscienza: anche Firenze è contendibi­le politicame­nte. Al sindaco va riconosciu­to il coraggio di aver fatto partire, in contempora­nea, i lavori per entrambe le linee del tram. Questa strategia consentirà sì di massimizza­re i benefici quando Sirio collegherà la Stazione a Careggi e all’aeroporto, ma in compenso cantieri così invasivi hanno trasformat­o il traffico di Firenze in un gorgo infernale, da quasi due anni. Una situazione pesante, con ripercussi­oni notevoli sul consenso dell’amministra­zione. E Nardella, proprio per questo, sta facendo di tutto per inaugurare le tramvie per il prossimo San Valentino: un traguardo che darebbe ai fiorentini più di un anno di tempo per godere dei benefici della «cura del ferro», una sorta di risarcimen­to per i disagi patiti. Se ci fossero ritardi importanti, la riconferma di Nardella sarebbe davvero a rischio. Per questo, ogni giorno, Palazzo Vecchio sta col fiato sul collo ai costruttor­i. Tutto mentre il sindaco promette che, entro la fine del mandato, saranno finiti un bel po’ di cantieri in periferia. Dove risiedono 310 mila fiorentini: tre quarti degli elettori. Deluderli avrebbe un effetto micidiale.

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