Corriere Fiorentino

CLIC CORTONA E OBAMA SUPERSTAR

Si apre oggi il festival internazio­nale di fotografia con ventuno mostre d’autore Tra i protagonis­ti Pete Souza, il fotografo ufficiale dell’ex presidente Usa Con l’attivista Donna Ferrato uno sguardo sulla donna tra sesso e amore

- Marco Massetani

Il viaggio del festival continua, con un leggero cambio di rotta. «Cortona On the Move», la piccola Arles etrusca (da oggi al 1° ottobre: 81 giorni di mostre, workshop, open call e letture portfolio), festeggia quest’anno sette anni di potenti immagini scegliendo una nuova declinazio­ne estetica. «Abbiamo deciso di eliminare il sottotitol­o ‘fotografia in viaggio’ – spiega il direttore artistico Arianna Rinaldo – e dai contenuti più documentar­istici ci siamo orientati all’attenzione per il linguaggio e la grammatica della fotografia. Perché lo sforzo è non cadere nei cliché, bensì attirare l’occhio del pubblico verso visioni contempora­nee».

Rinnovando­si nella filosofia e puntando ad abbattere il record di visitatori (29.200 quelli della passata edizione), «Cortona On the Move 2017» mantiene comunque integri i presuppost­i che ne hanno fatto la più piacevole sorpresa recente del panorama internazio­nale: location suggestive (Fortezza del Girifalco, Vecchio Ospedale, palazzi storici), tematiche attuali e penetranti, fotografi affermati e nomi emergenti della scena mondiale. «È un festival dalle mille facce, che vuole crescere, consapevol­e che la fotografia è l’alfabeto della comunicazi­one contempora­nea», spiega Antonio Carloni, direttore esecutivo di «Cortona On The Move».

Sono ventuno le mostre d’autore in programma, e un occhio di riguardo lo meritano due artisti statuniten­si: Pete Souza, il fotografo ufficiale di Obama che ha scattato oltre de milioni di immagini negli otto anni di mandato dell’ex presidente della Casa Bianca, sarà ospite a Cortona sabato 15 luglio (ore 17) ed esporrà Obama: An Intimate Portrait; quindi la fotogiorna­lista Donna Ferrato, attivista nel quartiere newyorkese di Tribeca, che presenterà American Woman: 40 years, un lungo sguardo erotico sul mondo della donna tra sesso, amore e violenza. Un evento storico come il D-Day torna a riemergere grazie alla rilettura offerta dal canadese Donald Weber in War Sand, frutto di accurate ricerche sullo sbarco in Normandia con fotografie al microscopi­o della sab-

bia, residui bellici quali telecamere montate su droni, diari post-bellici e spezzoni di vecchi film di Hollywood. Lo sguardo internazio­nale del festival si eleva a drammatici­tà con Daniel Castro Garcia e il suo Foreigner, un lavoro che affronta, soggettivi­zzandolo, il tema dei migranti e dei profughi rifugiati in Italia, Balcani, Grecia e Francia. E mentre Luis Cobelo in Zurumbàtic­o si muove sulle tracce di Gabriel Garcia Marquez rendendo omaggio ai 50 anni dell’opera Cent’anni di solitudine, Andrea Frazzetta in Danakil:

Land of Salt and Fire ci racconta con immagini dall’impatto quasi psichedeli­co la vita del popolo nomade degli Afar che vive in una delle regioni africane più inospitali del pianeta.

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Gallery Dall’alto: un altro scatto di Pete Souza che ha ritratto Obama e Michelle in un momento privato; Muhammad Ali in uno scatto di Donna Ferrata e i migranti visti da Daniel Castro (le immagini sono state concesse dal festival)

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