Corriere Fiorentino

Parcheggio con ticket, rivolta a Barbiana

Un mese dopo la visita del Papa: 50 euro per pullman. La Fondazione don Milani non ci sta

- Gori

«Parcheggio per i pullman a pagamento. Tariffa giornalier­a euro 50». Siamo al lago Viola, a valle di Barbiana, nel punto in cui i grandi pullman devono fermarsi perché, di lì in poi, la strada diventa troppo stretta. Il cartello è apparso da qualche giorno nello spazio privato adibito a parcheggio. La Fondazione don Milani attacca: «È una mercificaz­ione, il sindaco intervenga». Il gestore: ma io devo pagare la pulizia.

Dopo la visita di Papa Francesco, Barbiana diventa «il centro del mondo». A dirlo, durante lo storico omaggio del Pontefice ai luoghi di don Milani, il 20 giugno, era stato il cardinale Giuseppe Betori. Così qualcuno l’ha preso alla lettera e ha deciso di far pagare dazio ai visitatori: «Parcheggio per i pullman a pagamento. Tariffa giornalier­a euro 50», recita il cartello che spicca da qualche giorno nello spiazzo davanti al Lago Viola. Siamo 5 chilometri a valle di Barbiana, nel punto in cui i grandi pullman devono fermarsi perché, di lì in poi, la strada diventa troppo stretta e troppo ripida. E proprio dal Lago Viola le comitive delle scuole e delle parrocchie partono per fare a piedi il Percorso della Costituzio­ne che arriva fino alla scuola di don Lorenzo Milani. Da sempre, il parcheggio sterrato era a disposizio­ne di tutti, compresi i bus dei pellegrini diretti a Barbiana. Da qualche giorno la sorpresa. Che una signora di passaggio ha segnalato con una lettera indignata alla Fondazione don Milani: «Non credevo ai miei occhi. Era cominciata la mercificaz­ione di Barbiana. Una cosa indegna: i valori, gli insegnamen­ti, la sofferenza di don Lorenzo Milani, la sua dedizione al prossimo nella totale povertà che aveva trasformat­o Barbiana in luogo di preghiera, di scuola e di pensiero, cominciava­no ad essere sopraffatt­i da una mercificaz­ione e questo subito dopo la visita di Papa Francesco che aveva lanciato segnali esattament­e opposti». La Fondazione, dopo aver diffuso il testo della lettera, ha verificato che tutto fosse così come raccontato. Ed è partita all’attacco: si dice «scandalizz­ata» e chiede al sindaco Roberto Izzo di intervenir­e per «eliminare questi e futuri increscios­i episodi che stravolger­ebbero Barbiana, ed operare uniti per lasciarla povera e austera come ai tempi di don Lorenzo». «Il sindaco si è detto disponibil­e a mediare per trovare una soluzione», dice Sandra Gesualdi della Fondazione. Ma il nuovo gestore del Lago Viola, Raffaele Lecca, noto a Vicchio per essere stato candidato sindaco e consiglier­e comunale di centrodest­ra, respinge le critiche: «La Scia in Comune l’ho presentata prima della visita del Papa — spiega —E, a parte il fatto che pago l’affitto anche per il parcheggio, non era più possibile dover pagare una persona, tutti i giorni, per ripulire dai monti di sporcizia che venivano lasciati dai visitatori incivili. Oltretutto a chi viene in auto non chiedo niente. E i pullman possono benissimo arrivare qui, lasciare i pellegrini, fare inversione e aspettarli più a valle al parcheggio del Comune a Ponte a Vicchio». Lecca, dopo tre anni che era chiuso, da qualche mese ha rilevato la gestione del Lago Viola e vuole rilanciare bar, ristorante e attività di pesca. Ma non vuole il muro contro muro con la Fondazione: «Se si accollano loro le spese per pagare chi viene a ripulire, sono pronto a rimettere il parcheggio gratis».

 Un mese dopo il Papa Il gestore: io pago l’affitto e anche la persona che toglie tutti i rifiuti...

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Il cartello che annuncia l’introduzio­ne del «ticket» per i pullman al parcheggio del Lago Viola. Sotto una veduta di Barbiana

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