Piazza Indipendenza: il gran bazar a cielo aperto, con ventilatore contro l’afa
Alcol, cibi precotti e l’auto «magazzino»: un negozio a cielo aperto, con tanto di ventilatore acceso
Cibo, pastasciutta, birra, alla bisogna anche qualche genere di prima necessità. Benvenuti nel mercatino di piazza Indipendenza, dove vista l’afa di questi tempi verrete anche accolti dal rinfrescante getto d’aria di un ventilatore. Non mancano neanche le sedie da picnic o una sdraio da mare. Qualcuno le usa per farsi la pedicure, altri per frescheggiare, modello cinema all’aperto. C’è anche un tavolo da gioco, dove è possibile utilizzare il «resto» della spesa come fiches. Perché senza soldi in palio, che gusto c’è? A lato della neo-nata impresa commerciale, due auto, che i residenti del quartiere ben conoscono: vengono infatti regolarmente utilizzate per caricarvi sopra le merci da piazzare. Grandi quantità di pasta fatta in casa, principalmente, e birre di scarsa qualità acquistate in massa in un discount o in un qualche minimarket della zona. A volte viene utilizzata anche un’Ape, di supporto.
È questa la scena che si è ripetuta anche giovedì sera, attorno alle 20,15, per lo sconforto dei residenti della zona sempre più esasperati nonostante le promesse del Comune e i blitz delle forze dell’ordine. Che potrebbero anche avvalersi di una telecamera puntata proprio sulla zona: «Fu messa da Graziano Cioni quando era assessore alla Sicurezza — raccontano dalla piazza — era poi stata disattivata ed è rimasta così per anni. Ora però sappiamo che funziona di nuovo e quindi, se ci fosse realmente la volontà, non dovrebbe essere difficile risalire alle targhe delle auto che vengono regolarmente utilizzate». Già, perché il gran bazar non è la prima volta che si tiene abusivamente in piazza Indipendenza: «È inspiegabile — racconta un residente — Si sentono padroni, si allargano sempre di più, del resto nessuno dice loro niente».
Eppure, giovedì scorso, qualcosa all’improvviso succede. La comunità filippina si disperde improvvisamente, un fuggi fuggi generale e in pochi attimi il bazar viene smantellato. Dopo dieci minuti tutto è più chiaro perché ecco apparire i Carabinieri ma ormai in piazza la kasbah ha già chiuso i battenti e sono rimaste solo poche persone. I Carabinieri parlottano un po’, poi se ne vanno anche loro.
A neanche centro metri di distanza intanto il Comitato Indipendenza sta partecipando al consiglio di Quartiere, questa volta aperto a tutti. La pazienza dei residenti della piazza è finita, questa la sintesi dell’incontro. Alla presenza del presidente di quartiere Maurizio Sguanci, gli abitanti — quasi cento, molti appartenenti al comitato — esternano ancora una volta il disagio per un degrado che, nonostante il recente blitz delle forze dell’ordine, è sempre più evidente. In apertura di consiglio Sguanci elenca alcuni interventi che l’amministrazione Nardella ha intenzione di effettuare nel prossimo futuro. Il rifacimento della pavimentazione della piazza — costo 800 mila euro — a partire da marzo 2018. E la nuova asfaltatura di via 27 Aprile e via Ridolfi. E ancora il ritorno ad una viabilità normale a partire da febbraio, con i lavori per la tramvia ultimati. Promesse che, tuttavia, non sembrano aver placato l’esasperazione dei presenti, desiderosi di un presidio fisso delle forze dell’ordine in piazza e di una riqualificazione della stessa. «Qui il sindaco non si vede da un anno», spiega Luigi Oldani. «Piazza Indipendenza, adesso, è solo spaccio, prostituzione e pic-nic selvaggi. Vogliamo che Nardella riceva una nostra rappresentanza: è il momento dei fatti». «Manca concretezza politica nel risolvere i problemi», gli fa eco Massimo Maggini. «Tempo fa abbiamo incontrato l’assessore Giorgetti: aveva preso l’impegno pubblico di ripristinare le porte telematiche per diminuire il traffico. Risultato? Niente».