Lei lo voleva denunciare Uccisa a coltellate
Montepulciano: va nella casa dove lei faceva la colf. Ai carabinieri: ho fatto un disastro
MONTEPULCIANO Lei non aveva paura di Gaetano Saccone, l’ex compagno che l’ha uccisa a furia di coltellate nell’appartamento dove lavorava come colf. Lei, Antoneta Balan, romena, lo scorso febbraio era stata sentita dai carabinieri perché la Procura aveva indagato per stalking l’ex compagno e padre di suo figlio, un bambino di 9 anni. La donna lo aveva denunciato per appropriazione indebita ma la Procura aveva ipotizzato il reato di stalking dato che lui le aveva spedito messaggi di morte. Dopo gli accertamenti la donna era stata sentita e aveva detto di non aver paura e di voler rimettere la querela. Ecco perché il Tribunale aveva archiviato la posizione di Saccone, che però nel frattempo era tornato a offenderla per telefono. La donna aveva fatto di recente una denuncia. Proprio di questa denuncia, due giorni fa, l’uomo — assistito dall’avvocato Roberto Romagnoli — era andato a parlare con l’ex compagna, con la quale nel frattempo si era aperta anche una causa civile per una serie di soldi dovuti a uno sfratto. Ma da una settimana aveva trovato lavoro come muratore e tutto sembrava tornare alla normalità. Invece due sere fa l’uomo si è presentato nella casa dove Antoneta lavorava come colf, un appartamento dove abitano due pensionate. I rapporti tra lui e lei erano freddi ma ancora si parlavano. Lei ha aperto la porta. Sono andati in cucina, c’è stata l’ennesima discussione.
Lui ha chiesto che lei rimettesse la querela per molestie telefoniche, lei avrebbe detto di no. A quel punto lui ha preso il coltello da un cassetto della cucina e ha cominciato a colpire la donna: molti i colpi inferti, quello mortale pare al polmone. Colpita di fronte a due anziane, hanno appurato i carabinieri. Colpita talmente forte che le sue grida sono state sentita dai condomini del palazzo, che hanno dato l’allarme. L’uomo è poi scappato e per oltre mezz’ora non si è fatto trovare. «Ho fatto un disastro», ha detto al telefono mentre parlava coi carabinieri che hanno provato a tranquillizzarlo: più volte avrebbe minacciato di suicidarsi. I militari lo hanno fatto riflettere, ricordandogli proprio di quel figlio di 9 anni. Nei mesi scorsi l’uomo aveva scritto un post sul proprio profilo Facebook in un italiano stentato: esprimeva il suo desiderio di andare alla trasmissione televisiva condotta da Maria De Filippi per riconquistare quella donna che due giorni fa ha ucciso perché lei doveva rimettere la querela. Uccisa a colpi di coltellate. Di fronte a due anziane signore.