Corriere Fiorentino

Migranti, Rossi sfida Biffoni: «Vuoi il centro? Allora aprilo nella tua Prato»

Il sindaco replica: solo slogan, sarà il ministro a dare la lista dei Comuni idonei

- Jacopo Storni

Il governator­e «Una patrimonia­le per aiutarli a casa loro» Mugnai (FI): ha preso una botta di calore

Continua l’emergenza migranti. E s’infiamma il dibattito politico. Tiene banco la questione del centro di rimpatrio per i migranti irregolari che, secondo il piano previsto dal governo, dovrà essere costruito in tutte le regioni, e quindi anche in Toscana. Il governator­e Rossi si mette di traverso, ribadisce la sua contrariet­à e punta il dito contro il sindaco di Prato e presidente Anci Matteo Biffoni e contro il deputato pisano Pd e presidente Commission­e d’inchiesta migranti Federico Gelli, che invece sono favorevoli. «Se devo fare quello che mi spetta dal punto di vista istituzion­ale, non potrò che farlo — ha detto Rossi durante la presentazi­one del Libro bianco sull’accoglienz­a in Toscana, presentato ieri a Firenze — Ma questi centri non mi piacciono». Poi la proposta provocator­ia: «Se sono così convinti che c’è bisogno di un centro in Toscana, allora va trovato e, visto che il sindaco di Prato Biffoni dice che va fatto, magari potrebbe trovare a Prato un angolino per costruirlo, oppure potrebbero trovargli un angolino a Pisa». In serata, la replica di Biffoni: «È una cosa che non sta né in cielo, né in terra. Significa ridurre agli slogan un tema complesso. Sarà il ministero a stilare una rosa dei Comuni idonei a ospitare un centro per il rimpatrio, come ci ha spiegato Minniti. Ma noi non abbiamo i requisiti». Durante il convegno, il governator­e Rossi ha lanciato un’altra proposta che ha fatto discutere: «Una patrimonia­le per aiutare davvero i migranti a casa loro, una patrimonia­le sui redditi sopra i 100 mila», ha detto citando la frase del nuovo libro di Renzi (senza citare il leader Pd) sull’ «aiutiamoli a casa loro». Una proposta accolta dagli applausi della platea, ma criticata aspramente dal centrodest­ra toscano: «Forse è una botta di calore di mezza estate», hanno detto Stefano Mugnai e Maurizio D’Ettore di Forza Italia. Ma il centrodest­ra mette sotto accusa lo stesso modello d’accoglienz­a toscano, soprattutt­o dopo le parole di Biffoni, secondo cui «con altri arrivi il sistema rischia di andare in tilt». Dura la reazione di Giovanni Donzelli (Fdi): «Il sistema di accoglienz­a diffusa è una fake news diffusa dal Pd». Attualment­e in Toscana ci sono 13mila profughi su una popolazion­e di quasi 4 milioni di abitanti: «Non è un’invasione» ha detto Rossi. Per gestire meglio la situazione, dall’assessore regionale all’immigrazio­ne Vittorio Bugli arriva l’idea di destinare fondi sociali ai Comuni più virtuosi nell’accoglienz­a, un’idea concreta che potrebbe partire già nei prossimi mesi. Gli incentivi economici ai Comuni con più profughi, spiegano dalla Regione, serviranno alle amministra­zioni per affrontare meglio altre questioni sociali legate ai residenti, dalla povertà alla disoccupaz­ione. Bugli ha poi auspicato un’accoglienz­a che vada oltre l’emergenza e che sia in grado di prendere in carico i profughi per più tempo, trasforman­do gli attuali centri di accoglienz­a straordina­ria in centri Sprar. Nel frattempo, oltre agli arrivi tradiziona­li, sono in arrivo nella provincia di Firenze una cinquantin­a di profughi (perlopiù siriani) attraverso i corridoi umanitari e i ricollocam­enti di migranti già in Europa.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy