Elisa Simoni lascia il Pd: «Ormai sembra Forza Italia del ‘94»
Elisa Simoni, la deputata che nel dicembre 2012 alle primarie per la scelta dei candidati parlamentari del Pd con 10.535 voti vinse in provincia di Firenze, superando per preferenze Dario Nardella e Rosa Maria Di Giorgi e che non ha mai appoggiato Renzi, ieri ha deciso per lo strappo. Un addio la porta in Mpd, accanto agli altri parlamentari fiorentini ex Pd, Tea Albini e Filippo Fossati, e al governatore Rossi. Un addio con polemiche: «Renzi ha detto che chi non è d’accordo se ne vada. Io vado dove sta andando il nostro popolo. Lascio il Pd, è diventato simile a Forza Italia». Assessore di Matteo Renzi quando il futuro leader dem guidava la Provincia, ma bersaniana alle primarie del centrosinistra del 2012, cuperliana a quelle successive e al congresso Pd di quest’anno sostenitrice di Andrea Orlando, Simoni ha spiegato all’Huffington Post: «Nel Pd non c’è un “campo” di sinistra al cui interno discutere e combattere. Il Pd è diventato ormai un’altra cosa, più simile a Forza Italia del ‘94 che al Pd del Lingotto. Nelle politiche mi pare evidente, e non da oggi, il tentativo di inseguire il famoso voto moderato. È complicato spiegare ai nostri elettori che il partito non ha cambiato natura mentre il segretario usa le ricette peggiori della destra declinate attraverso il vocabolario del populismo M5S». Non solo. Sostiene la parlamentare: «È da anni che svolgo la funzione politica di mediazione tra Renzi e la sinistra. Quella agibilità politica è finita». Simoni ha spiegato di aver avvisato Renzi della propria decisione: «Gli ho mandato un messaggio su WhatsApp come fa lui», avvisando prima Andrea Orlando e poi Roberto Speranza, leader di Mdp, «della mia adesione al suo gruppo». Della possibile uscita dal Pd di alcuni orlandiani si parlava da giorni, ma Simoni pochi giorni fa era stata con Orlando alla Festa de l’Unità di Empoli «per dire una cosa semplice: la nostra stella polare deve essere l’unità del centro sinistra!». Poi la svolta, che sta sollevando molte polemiche tra gli orlandiani toscani. Simoni ha annunciato via messaggio la sua decisione ai compagni di corrente sollevando diversi mal di pancia e critiche. Con l’arrivo di Simoni, Articolo Uno-Mdp rafforza il suo peso in Toscana e intanto di prepara alle prime «Feste della sinistra» che terrà a livello provinciale. Dopo che il 3 luglio si è tenuta alla Sms di Peretola l’assemblea cittadina di Firenze e la prima Festa di Articolo Uno-Mdp, il prossimo appuntamento sarà ad Impruneta dal 21 al 23 luglio, mentre la festa di Firenze si terrà al Varlungo, dal 7 al 10 settembre, sovrapponendosi alla Festa dell’Unità del Pd che si terrà alle Cascine dal 25 agosto al 17 settembre.