Piazza Brunelleschi, addio parcheggio
Costi troppo alti: tramonta la struttura sotterranea per 190 auto e anche il rifacimento dell’area
Dopo cinque anni Del privato si sono perse le tracce, saltato definitivamente il project financing
Cinque anni di studi, progetti e annunci. E alla fine l’ultimo annuncio (silenzioso), quello di una clamorosa marcia indietro. Il posteggio sotterraneo di piazza Brunelleschi non si farà più. Eppure la partecipata Firenze Parcheggi rilanciava da anni la struttura, chiave di volta per risolvere il problema della sosta in una zona dove la sete di parcheggi è altissima. Ma del privato che si era fatto avanti per sostenere i costi del project financing si sono perse le tracce. E allora addio alla struttura interrata di due piani, dove sarebbero stati ricavati circa 190 posti macchina. Troppo alti i costi e troppo bassa la previsione di remunerazione dell’investimento? O troppo difficile, rischioso e costoso scavare in una zona così delicata di Firenze? Questo non è dato saperlo. Di sicuro, però, mentre gli ormai sempre più rari frequentatori di questa zona continueranno a non trovare un posteggio, esultano invece i comitati dei residenti. Eppure un parcheggio in piazza Brunelleschi, oltre che a chi abita nella zona (seppur a pagamento) sarebbe servito ai tanti fiorentini che assistono al Teatro della Pergola.
Con questa retromarcia, però, non si perdono solo 190 posti macchina, ma anche una importante opportunità di riqualificare una piazza che sarebbe bellissima se non fosse flagellata dal degrado causato da vagabondi e tossici che vi gravitano. Il privato, costruendo il par- cheggio sotterraneo e beneficiando degli incassi, si sarebbe infatti accollato i costi per rifare piazza Brunelleschi, il cui manto in pietra è da anni in pessime condizioni.
È l’ennesimo ammaina bandiera della società partecipata Firenze Parcheggi, che da ormai troppi anni non costruisce una struttura di sosta al servizio della città. Durante l’amministrazione Renzi, quando il presidente della partecipata era Marco Carrai, Palazzo Vecchio e la stessa società decisero di non fare il parcheggio interrato del Carmine, intervento che avrebbe «ingoiato» oltre 200 auto, mentre anche in questo caso il privato avrebbe pagato il rifacimento della piazza, dove i lavori (a spese del Comune) per ricostruire il lastricato sono sì partiti in questi giorni, ma con sei anni di ritardo. E soprattutto senza il parcheggio sotto. FiPark si è solo impegnata a costruire il parcheggio scambiatore a Novoli, lungo la linea 2: un maxi investimento per i pendolari, non per i residenti che continuano sempre di più ad abbandonare il centro, anche per la mancanza di posteggi.