Corriere Fiorentino

E i sindaci ora si sentono sotto tiro «Qui in Maremma serve l’esercito»

Vivarelli Colonna: criminalit­à organizzat­a che vuol colpire il turismo. Scatta il divieto di parcheggio in pineta

- Viola Centi

 Bellumori Abbiamo perso la serenità, c’è una strategia mirata a metterci sotto scacco

Hanno chiesto lo stato di emergenza, l’intervento dell’esercito, l’aiuto dei residenti. I sindaci di Grosseto e Capalbio sono allo stremo, parlano di «guerra», di «attività terroristi­ca», di una mano che strategica­mente appicca incendi nei territori. Dopo i roghi che hanno imperversa­to domenica nei due comuni, mettendo in fuga i turisti, come a Capalbio, o vicinissim­i alle abitazioni, come nel caso di Marina di Grosseto, Antonfranc­esco Vivarelli Colonna e Luigi Bellumori hanno entrambi la sensazione che dietro ci sia la mano dell’uomo. «C’è una strategia mirata a mettere sotto scacco questo territorio — ha detto ieri Bellumori — è evidente. Domenica tra le 10.50 e le 13.30 tre incendi su tre fronti diversi, guarda caso di domenica e negli orari di maggior afflusso di turisti. Le persone che scappavano dalla spiaggia, abbiamo evacuato il campeggio, c’è un danno ambientale, ma anche economico sul turismo estivo. Abbiamo perso la serenità». Anche Vivarelli Colonna è convinto che gli incendi siano dolosi: «Partono contempora­neamente, su diversi fronti. Credo ci sia una criminalit­à organizzat­a che vuole minare la nostra tranquilli­tà, danneggian­do il nostro sistema turistico ed economico. Siamo sotto attacco: ecco perché l’esercito è la cosa migliore». Ieri i due sindaci hanno chiesto ufficialme­nte lo stato di emergenza, anche per far fronte agli eventuali risarcimen­ti per chi è stato danneggiat­o. Una stima dei danneggiam­enti subiti sia da privati che come patrimonio boschivo ancora non c’è, come ha confermato l’assessore regionale Federica Fratoni, in videoconfe­renza durante il vertice tra questura, prefetto e sindaci a Grosseto. «Potremo valutare l’eventualit­à di un presidio organizzat­o nelle aree più critiche e nella stagione a rischio — ha detto — facendo leva sulla grande risorsa rappresent­ata dai volontari, soprattutt­o di fronte a una situazione climatica come questa. Certo, rimane in piedi la domanda sempre maggiore di forze e di uomini che riguarda però una sfera più alta, mi riferisco a quella nazionale. Rimane valido il lavoro che dobbiamo fare come amministra­zioni tramite la manutenzio­ne, la nuova realizzazi­one di strade tagliabosc­o e la pulizia stessa dei boschi. In questo senso mi riservo di fare un nuovo passaggio con il prefetto e i sindaci del territorio per impostare le azioni future». Intanto i sindaci hanno deciso di mettere in atto misure drastiche: a Grosseto sono state emanate due ordinanze, una riguardant­e la pineta di Marina con il divieto di parcheggia­re le auto nei pressi e con obbligo di percorrere solo i sentieri ufficiali per raggiunger­e la spiaggia, e l’altra riguardant­e i territori di Marina e Principina, di pulitura del sottobosco anche oltre i 30 metri previsti dai vincoli paesaggist­ici; a Capalbio invece, il sindaco Bellumori ha preso accordi con le Poste per far recapitare a tutti i residenti nei prossimi giorni, il testo dell’ordinanza emessa a inizio giugno sul divieto di abbruciame­nti e gli obblighi per possessori di terreni agricoli.

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